giovedì 21 febbraio 2013

Vacanza lampo a Dublino


Viaggiatori nel mondo: Franco & Rosaria

Partenza dall' aeroporto Orio al Serio per Dublino con volo Ryanair.
All'arrivo ci attendono due amici che vivono e lavorano a Dublino. Ci accompagnano al Trinity Capital Hotel che avevamo prenotato in precedenza. É un hotel in stile vittoriano situato al centro della città.


Lasciamo in hotel i bagagli e ci incamminiamo verso il centro per una cena veloce a base di fish and chip's. Non lo gradiamo ma pare che sia uno dei piatti fast food preferiti dagli irlandesi.
É mattino... iniziamo la giornata con un irish breaksfat, ma il desiderio di un buon caffè espresso ci accompagna per le strade della città. Beh! Scordatevelo, in nessun pub di Dublino ti preparano una tazzina di buon caffè, ma giri per la città con un bicchiere colmo di caffè affogato... all'acqua!!!



Considerato che è una città che si muove tra sacro e profano, tra divertimenti e tradizioni, tra storia e cultura, decidiamo di entrare nella città e sintonizzarci al ritmo di vita irlandese, senza imporci un itinerario stabilito.
Dublino è adatta a tutti i tipi di turismo.
Siete tipi da vacanza culturale? Abbondanza di musei, monumenti storici e chiese: National Museum of Ireland, National Gallery of Ireland (dove sono ospitati dipinti di Mantegna, Caravaggio e Picasso), Dublin Castle, Library Old, Saint Patrick's Cathedral, Guinness Storehouse, Trinity College (antico ateneo dove si sono laureati illustri scrittori come Oscar Wilde, Bram Stoker, Samuel Beckett, James Joyce), the Spire (torre d'acciaio alta 20 metri), O'Connell Bridge, statue di James Joyce, Oscar Wilde, George Salmon sparse per la città.





Preferite una full immersion di birra, musica e spettacoli? Fate un giro nei locali e nei pub al Temple Bar, punto di ritrovo dei giovani di Dublino... Assicurato divertimento 24 ore su 24, con musica live e artisti di strada.



Maniaci dello shopping? Grafton Street e vie adiacenti non vi deluderanno con negozi di ogni genere.



E poi ci sono i parchi di Dublino, come St Stephen's Green dove soffermarsi a riposare e a fare i picnic.
E... se avete a disposizione un giorno in più, ecco qualche consiglio per una gita fuori porta. Dublino offre meraviglie anche nei dintorni: la splendida campagna irlandese ospita pittoreschi villaggi e paesaggi naturali incontaminati. Andate a Glendalough “la valle fra i due laghi” che è uno dei più suggestivi paesaggi dell'isola e ospita le rovine di un sito monastico che risale al VI secolo.




Dublino è una città vivace, ideale per un fine settimana alternativo a poche ore di volo.

Franco & Rosaria

lunedì 18 febbraio 2013

Un weekend lungo a Bologna


Viaggiatori nel mondo: Stefania & Claudio

1° giorno
In occasione di san Valentino io e mio marito decidiamo di visitare Bologna; dopo avere consultato alcuni siti internet partiamo alla volta del capoluogo emiliano che tante sorprese, in positivo, ci ha riservato!!


Dopo circa tre ore di viaggio (in auto) arriviamo all’hotel “Art Orologio” (da consigliare vivamente) prenotato tramite Booking, situato in posizione ottimale, proprio nel centro storico a due passi (…veramente due..) dalla famosa Piazza Maggiore.


Facciamo il check-in; ci assegnano una bella camera posta al quarto piano con vista Piazza Maggiore e Torre degli Asinelli; sistemiamo i bagagli e subito scendiamo alla scoperta della città.
La nostra prima meta sarà la visita al Santuario della Madonna di San Luca che dopo una passeggiata (a volte un pò faticosa) di circa quattro km, sotto i famosi portici di Bologna, raggiungiamo.


Entriamo, ascoltiamo un’audioguida che ci spiega per sommicapi la nascita della Basilica ed il miracolo della madonna.
Dopodichè usciamo e torniamo verso il centro della città; per riposarci un po’ le membra ci fermiamo ad un bar per qualcosa di caldo anche se, devo dire, il tempo è molto clemente e non fa affatto freddo.
Giunte ormai le sei di sera decidiamo di dirigerci verso l’hotel ma durante il tragitto ci fermiamo a fare alcune foto perché lo spettacolo delle due torri e della piazza con la penombra della sera ci appaiono come qualcosa di suggestivo e spettacolare.


Arrivati in hotel Giorgio della reception ci prenota un ristorante per la cena.
Saliamo in camera e verso le venti scendiamo per recarci al ristorante “Da Cesarina” in piazza Santo Stefano.
Il locale è molto bello, accogliente e caldo. Mangiamo veramente bene: la cucina è quella tipica bolognese ma il menù propone anche piatti di pesce. Noi scegliamo: carciofi con grana, gramigna con salsiccia, un piatto di salumi, cotoletta alla bolognese e per finire due ottimi dolci….
Usciamo più che soddisfatti e al rientro in hotel ringraziamo caldamente Giorgio.
Così finisce la nostra prima giornata a Bologna con un buon sonno ristoratore!!!!

2° giorno
Per il nostro secondo giorno decidiamo di visitare la piazza principale di Bologna con i suoi palazzi.


Dopo aver fatto colazione andiamo alla scoperta di Piazza Maggiore sulla quale si affacciano la maestosa basilica di San Petronio (protettore di Bologna) dove al suo interno si trovano opere di grande pregio e la meridiana che misura il moto del sole.


Attorno alla stessa si trovano vari edifici pubblici: il palazzo comunale o Accursio dove al suo interno visitiamo una mostra dedicata agli orrori del nazismo; il palazzo del Podestà con la Torre dell’Arengo; il palazzo di re Enzo dove fu tenuto prigioniero per 23 anni il figlio di Federico di Svevia, appunto Enzo, dopo la battaglia di Fossalta; il palazzo del Banchi perché in epoca medievale vi erano i negozi dei cambiavalute ed infine il Palazzo dei Notai.
Sul lato nord della piazza spicca l’imponente statua del Nettuno, opera del Giambologna (cercate nella piazza una pietra nera e da quel punto volgete lo sguardo verso la fontana….scoprirete qualcosa di curioso…) e alla sua sinistra la fantastica Sala della Borsa oggi adibita a Biblioteca Pubblica.


Passeggiando sotto i portici del palazzo dei Banchi ci imbattiamo nel Museo Archeologico e così decidiamo di fermarci per una visita. Esso è diviso in tre settori: quello estrusco (il più ampio) romano ed egizio.


All’uscita decidiamo di fermarci per una pausa pranzo e per scaldarci dal freddo della giornata optiamo per due zuppe calde.
Proseguendo verso la fine del portico troviamo il palazzo dell'Archinnasio, sede di antiche facoltà universitarie, poi trasferite agli inizi dell’800, dove si trovano ora.


Merita una visita il teatro anatomico dove si adunavano le accademie di anatomia e pubblicamente sezionavano i cadaveri.


Arriviamo alla fine del portico, giriamo a sinistra ed incontriamo Piazza Cavour con la Chiesa di san Domenico dove è conservata un'arca con le spoglie del Santo.


Non molto lontano sorge la Chiesa di San Giovanni in Monte con varie opere del Guercino.
Concludiamo la giornata dedicandola alla visita di palazzo Pepoli dove è allestita in maniera egregia il museo della storia della città di Bologna dagli etruschi ai giorni nostri (assolutamente da vedere!!). E’ sicuramente un’esperienza unica che si sviluppa attraverso un percorso anche multimediale sempre accompagnata da immagini e spiegazioni su pannelli luminosi e oggetti significativi del periodo.


Terminata la visita rientriamo in Hotel per una doccia e via per la cena alla Cantina Bentivoglio dove assieme a dei discreti piatti bolognesi si può ascoltare della buona musica jazz.
Giunta mezzanotte è ora di fare rientro in Hotel per un buon sonno.

3° giorno
Per il nostro ultimo giorno a Bologna decidiamo che dopo colazione andiamo a visitare il Museo per la memoria di Ustica.
Prendiamo l’autobus n°11 in Piazza Malpighi e scendiamo dopo circa un quarto d’ora in Piazza Unità dove, dopo una passeggiata di dieci minuti, arriviamo all’edificio delle vecchie tramvie dove ha sede il Museo dedicato alla tragedia del DC9 Itavia precipitato al largo di Ustica, in mare, il 26.06.1980.
Al suo interno vediamo quel che resta del velivolo, 9 scatole nere contenenti gli effetti personali delle vittime e appesi alle pareti 81 specchi neri (come il numero delle vittime) dietro ciascuno dei quali vi sono collocati degli altoparlanti dove fuoriescono frammenti di parole che rappresentano lo spirito delle persone scomparse; appesi al soffitto 81 lumi che si accendono e si spengono a simboleggiare che il ricordo e lo spirito delle vittime rimarranno per sempre.
Inutile dire che il museo è molto coinvolgente, suggestivo e ti invita a pensare e a ricordare ognuno di quelle vittime innocenti morte per chissà quale interesse politico/militare.
Usciamo e riprendiamo il bus che ci riporta in centro ed in Piazza Malpighi visitiamo, velocemente, (stanno chiudendo) la chiesa di san Francesco dove al suo esterno si trovano le arche (sarcofagi) dei glossatori (commentatori del diritto).


Al suo interno, molto bella, la pala dell’altare maggiore raffigurante scene della vita del santo.
Quindi ci dirigiamo verso la Via della shopping per eccellenza: via dell’Indipendenza e lungo il percorso decidiamo di fermarci per una visita alla Cattedrale di san Pietro che è la chiesa di culto dei fedeli bolognesi.
Di notevole pregio sono alcune opere dei Carracci e del Lombardi. Al suo ingresso due stupendi leoni in marmo fungono da acquasantiere.
Usciti continuiamo la nostra passeggiata per giungere a Palazzo Fava ma prima di entrare ci fermiamo per la pausa pranzo al caffè letterario proprio del palazzo.


Lì mangiamo veramente bene: zuppa del giorno, hamburger vegetariano, budino al cioccolato ed un caffè: ottimo!!!
Ora è arrivato il momento di entrare a visitare il palazzo e le sue mostre.
Al piano terra vi è una collezione di arte moderna con alcuni quadri del Morandi e di de Chirico ed altre opere ed un favoloso soffitto con una vetrata in stile liberty


Salendo ai piani superiori è collocata una mostra fotografica di Nino Migliori.
Nelle stanze del piano nobile di Palazzo Fava, dove svettano gli affreschi dei Carracci e dei loro allievi, una serie di lavori di Nino Migliori rappresentano scene di crudo realismo. Il secondo piano è invece dedicato al linguaggio fotografico; l’ampia sala del piano terzo espone invece vari lavori di periodi diversi, dedicati al tema della Natura.
Inutile dire che il Palazzo è molto bello anche perché è stato recentemente restaurato e al suo interno possiamo vedere magnifici dipinti dei Carracci e dei suoi allievi.


Torniamo su Via dell’Indipendenza ed entriamo per una visita veloce alla chiesa dei Filippini dedicata a San Filippo Neri.
Merita invece una visita approfondita il Complesso Museale di San Colombano che ospita la collezione del musicologo di fama internazionale Tagliavini composta da oltre 90 antichi strumenti musicali per lo più a corda.


Il complesso è formato da una Chiesa (la parte più antica); dalla cappella della Madonna dell’Adorazione e dall’Oratorio decorato da splendidi affreschi raffiguranti la passione ed il trionfo di Cristo. A completare il complesso vi è la cripta la quale, scoperta, ha portato alla luce un eccezionale affresco di notevole importanza storico-artistica attribuito a Giunta Pisano e rappresenta Cristo in croce tra la Vergine e san Giovanni.


Molto soddisfatti della visita usciamo (consigliato vivamente!!!)


La nostra prossima meta è il Complesso di Santo Stefano detto anche delle sette chiese perché nel nucleo originale sono state aggiunte altre costruzioni anche se oggi ne rimangono solo quattro. La tradizione vuole che il complesso sia la ricostruzione del sepolcro di Gerusalemme.


La chiesa principale è quella del Crocifisso dove vi è anche la cripta; poi proseguiamo per quella del Calvario dove vi sono tumulate le spoglie di San Petronio; entriamo quindi nella terza chiesa quella dei Santi Vitale e Agricola i primi martiri bolognesi dove vediamo i loro sarcofagi decorati con simboli cristiani; infine vi è la Chiesa della Trinità.
Annesso alla Basilica vi è il chiostro benedettino; da vedere anche il cortile con il catino di Pilato dove i fedeli che arrivavano in pellegrinaggio si lavavano le mani come simbolo di purificazione.


Una volta usciti ci incamminiamo verso la Chiesa di Santa Maria della Vita dove al suo interno ci sono i famosi gruppi in terracotta di Niccolò Dell’Arca del Compianto su Cristo morto ed il Transito della Vergine del Lombardi.
Si sono fatte ormai le sei e decidiamo di rientrare in hotel per una doccia e pronti poi per recarci al ristorante “la buca Manzoni”; come nostra ultima cena optiamo ancora una volta per piatti caratteristici della cucina bolognesi: tortelli, cotoletta, bolliti……..
A malincuore rientriamo in Hotel perché il giorno dopo ci aspetta il rientro in quel di Bergamo ma contenti di aver visto Bologna e di avere fatto un’esperienza positiva; voglio ricordare che per vedere approfonditamente Bologna necessita di più giorni in quanto è ricca di tanti musei che noi non siamo riusciti a vedere causa mancanza tempo.

Stefania & Claudio




lunedì 11 febbraio 2013

Zanzibar - Baobab Beach Resort

Viaggiatori nel mondo: Cristina & Valerio

Prima di partire per questo fantastico viaggio ci siamo posti molti interrogativi riguardanti le profilassi antimalariche consigliate, ma poi grazie ad un gruppo presente su facebook proprio del resort in cui abbiamo soggiornato abbiamo deciso di non far nulla, abbiamo solamente acquistato delle pastiglie omeopatiche che avevano la funzione di repellente contro le zanzare (mai vista una!!!)

Partenza la sera del 14 gennaio e arrivo a Zanzibar la mattina del 15. Durante il tragitto con un pulmino dall'aeroporto al villaggio (un'oretta) si viene a conoscenza della vera realtà di Zanzibar: la povertà. Immensi campi di palme da banana incorniciano le casette di fango delle popolazioni dei villaggi, gente che vive nella miseria più assoluta ma con il sorriso sempre stampato in faccia. Un'ora di tragitto che fa pensare, che ti smuove qualcosa dentro e che al di là di ogni sarcasmo ti cambia.



Arrivati al villaggio ci si è presentato davanti un paradiso terrestre, un mare dai colori mozzafiato, sabbia di borotalco e una fitta vegetazione. Il villaggio (Baobab Beach Resort) in perfetto stile africano, molto spartano ma allo stesso tempo curato, le camere sono tutte casette semplici ma con al loro interno tutto ciò di cui si ha bisogno, ristorante completamente all'aperto e sul mare (cibo davvero ottimo in tutti i pasti, moltissimo pesce, frutta esotica di ogni tipo... ), vialetti di sabbia (dimenticate completamente scarpe e ciabatte) e zona piscina con bar.







Avevamo messo il relax al primo posto in questa vacanza, ma la nostra passione per lo snorkeling ci ha "costretto" ha rimanere moltissimo tempo in acqua, ammirando così molti tipi di pesci, stelle marine e fondali colorati.                         





Inoltre al secondo giorno abbiamo scoperto vicino al nostro resort una laguna naturale che ospitava più di venti esemplari di tartarughe marine, in cui è possibile dar loro da mangiare, nuotare con loro e toccarle... insomma un'esperienza unica! Tantissimi sono inoltre gli animali che si possono incontrare passeggiando in spiaggia o tra i vialetti del villaggio: scimmie, uccelli di ogni colore, iguane, geki, lucertoloni colorati...





Dopo tre giorni di permanenza abbiamo deciso di fare un'escursione con lo staff del villaggio. Apro una piccola parentesi riguardo alle escursioni su quest'isola. Lungo la spiaggia ci sono molti ragazzi del posto che propongono ai turisti di fare escursioni con loro a prezzi molto vantaggiosi, il problema è che non dispongono di imbarcazioni o mezzi sicuri e molte persone facendosi ingolosire dai prezzi (una ventina di euro in meno rispetto ai prezzi del villaggio) e dalla voglia di poter dare qualcosa alla gente del posto ha fatto escursioni con loro: spesso andate molto bene, altre volte con qualche "disguido", come ad esempio qualche barca affondata!
L'escursione chiamata Nakupenda (in zanzibarino vuol dire "ti amo") e' iniziata con un breve tragitto in pullman per arrivare al porto di Stone Town (capitale di Zanzibar) e salire su una barca interamente costruita in legno  per dirigerci su un'isola deserta, in cui era presente solo una prigione abbandonata degli ex schiavi (Zanzibar era un'importante punto di scambio quando il commercio di schiavi era ancora legale fino a sessant'anni fa) e duecento esemplari di tartarughe giganti centenarie.





Terminata la visita all'isola ci siamo recati su di una lingua di sabbia in mezzo all'oceano presente per poche ore al giorno sulla quale abbiamo mangiato dell'ottimo pesce appena pescato cucinato alla griglia e fatto snorkeling in un tratto di barriera corallina molto ricca.






La zona in cui soggiornavamo è conosciuta come uno dei tratti più belli dell'isola, la località di Nungwi è il punto più a nord, l'unico punto dell'isola in cui si risente pochissimo del cambiamento delle maree, infatti il mare si ritirava al massimo di 5/6 metri, nella località di Kiwenga ad esempio a est dell'isola, il mare si ritira anche di due km, e il bagno è possibile farlo solo per mezza giornata. Molto spesso le agenzie di viaggio sminuiscono questo fenomeno delle maree che invece anche se molto suggestivo e bello da vedere, può creare qualche delusione ai turisti. Inoltre solo a Nungwi è possibile vedere incantevoli tramonti!
E' stata una vacanza indimenticabile, l'atmosfera è unica e il posto magnifico! Vi salutiamo con il motto della gente del posto... Hakuna Matata!




                                                                                                                         Cristina & Valerio