lunedì 30 settembre 2013

L'ISOLA DI FUERTEVENTURA (maggio 2013)

Viaggiatori nel mondo: Stefania e Claudio

Per il nostro anniversario decidiamo di prenderci una pausa a Fuerteventura con la speranza di tornare un po’ abbronzati, cosa che non succederà perché, purtroppo, il tempo è stato inclemente.
Si parte dopo pranzo dall’aeroporto di Bergamo dove atterriamo nel tardo pomeriggio;lì ritiriamo l’auto che abbiamo prenotato dall’Italia e subito partiamo alla volta del nord e precisamente alloggiamo a Costa Calma dove staremo per 3 giorni.
Vista dall'hotel

1° giorno
Dopo un’abbondante colazione ci dirigiamo verso Morro Jable dove ci aspetta un fantastico lungomare fiancheggiato da ristoranti, bar e negozi. Qui facciamo una sosta alla spiaggia di Matorral lambita da acque cristalline dove fa da guardia il faro.
Faro di Matorral
 Spiaggia di Matorral

Lasciamo alle spalle Morro Jable e partiamo in direzione Puertito de La Cruz dove raggiungiamo, tramite strada sterrata, il Faro di Jandia, punto di riferimento dei naviganti.
Faro di Jandia

Nel ritorno costeggiamo una delle più belle spiagge dell’isola Playa Jandia e ci imbattiamo nel villaggio di pescatori di Puerto de la Cruz, dove a pranzo si possono gustare favolosi piatti di pesce.
Lungomare di Morro Jable

Una volta rientrati in hotel ceniamo e ci ritiriamo in camera a leggere un buon libro, poiché fuori il clima è abbastanza freddo a causa anche del vento che soffia impetuoso e che ci accompagnerà tutto il soggiorno.

2°giorno
Oggi iniziamo con Puerto del Rosario, capoluogo dell’isola dove a causa della pioggia che scende copiosa decidiamo di andare a vedere il Centro Commerciale Las Rotondas dove usciamo quasi subito. In auto facciamo un giro panoramico a El Castillo dove un’orda di brutte costruzioni ne fanno da contorno.
A metà strada della costa orientale troviamo Caleta de Fuste una piccola baia a forma di ferro di cavallo attorniata da numerosi locali per turisti dove ci fermiamo per un caffè.
Ci dirigiamo verso sud di Caleta verso Pozo negro un piccolo villaggio di pescatori con la spiaggia di sabbia nera, dove vediamo surfisti volteggiare tra le onde impetuose.
Villaggio di Pozo Negro

Dopo una breve sosta andiamo a vedere il Faro de Enillada dove dalla sua sommità si possono osservare le onde dell’oceano che sbattono contro la sua base di roccia; quando il cielo è limpido si può vedere la costa africana.
Faro de la Entellada

Nel ritorno passiamo da Las Playtas una piccola cittadina affacciata su di una spiaggetta di sabbia vulcanica dove si affacciano ottimi ristoranti; qualche chilometro oltre troviamo Gran Tarjal anch’esso con spiaggia di sabbia nera dove le sue acque meritano da anni la bandiera blu.
Las Playtas
 Spiaggia Gran Tarajal

Ormai si è fatto tardi e decidiamo di rientrare in hotel

3° giorno
Dopo colazione facciamo le valige perchè da oggi il nostro alloggio sarà a sud dell’isola e precisamente a Corralejo all’hotel Tres Islas.
Durante il tragitto prima di arrivare a destinazione facciamo varie tappe.
La prima è a Tuineje dove visitiamo la chiesa di San Miguel dedicata all’arcangelo Gabriele; poco distante il piccolo centro di Tiscamanita dove non può essere tralasciata una sosta ai mulini a vento oggi attrezzati come centro didattico e qui ,tramite pannelli esplicativi, ne viene raccontato l’utilizzo.
Centro Mulini a vento

iprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso il Municipio di Antigua e qui entriamo in una tipica chiesa in architettura canaria: la chiesa di Nuestra Senora de Antigua il cui altare appare dipinto elusivamente di rosa/verde.
Interno chiesa nostra signora di Antigua

La prossima tappa è il Municipio di Betancuria capitale storica dell’isola che conserva ancora edifici del periodo coloniale. A testimonianza del glorioso passato rimane la cattedrale di Santa Maria di Betancuria con annesso museo sacro; essa appare all’interno arricchita di elementi eterogenei dove spicca un fantastico pavimento in pietra ed un soffitto con intarsi lignei colorati.
Campanile cattedrale di Betancuria

Ormai si è fatta ora di pranzo e ci fermiamo a mangiare delle gustose tapas in un bar con vista sulla cittadina. Passaggio in auto a Vega de Rio Palmas dove vediamo esternamente la chiesa della Virgen della Pena, patrona delle canarie.
Chiesa della Vergine della Pena

Prima di arrivare a destinazione ci dirigiamo verso Pajara dove a nordovest si trova Ajuy un’alternanza di rocce e sabbia nera e qui decidiamo di fare una breve passeggiata fronte mare per arrivare alla Caleta Negra una grotta scavata dal vulcano dalla quale sgorga acqua cristallina.
spiaggia di Ajuy
 caleta negra

Ormai è pomeriggio inoltrato e dopo circa mezz’ora siamo a Corralejo dove le dune di sabbia appaiono ai nostri occhi come un fantastico spettacolo della natura.

4° giorno
Oggi decidiamo di passare la giornata a Corralejo dove dopo aver parcheggiato l’auto facciamo una passeggiata in centro dove gli edifici più antichi sono utilizzati come bar, ristoranti, negozi… ma la cittadina non ci entusiasma molto e dopo una pausa…tapas… sul lungomare ci spostiamo alla Playa del Cotilllo dove finalmente ci fermiamo a prendere il sole riparati dal vento grazie alle alte rocce che circondano la spiaggia (sarà… purtroppo... l’unica volta).
Corralejo
 spiaggia di Cotillo

Nel ritorno ci fermiamo veder il faro di El Toston che domina la baia di El Cotillo per poi concludere la serata a cena presso un ristorante sul lungomare di Corralejo.
Faro de il Tolston

5° giorno
Fantastica colazione al Tres Islas e partenza per Lajares che raggiungiamo dopo circa un quarto d’ora; il luogo è noto per i tradizionali vestiti che indossano le donne locali molto colorati e ricercati dai turisti e qui ci fermiamo in un piccolo bar dove beviamo un fantastico caffè italiano.
A circa 6 km a sud sorge Tindaya situata ai piedi della montagna omonima; una volta arrivati vi apparirà ai vostri occhi una stradina stretta e lunga, percorribile in auto, della quale non vedete mai la fine ma quando arrivate in fondo, parcheggiate l’auto e dopo circa dieci minuti a piedi, ai vostri occhi apparirà uno spettacolo da favola dove gli speroni rocciosi altissimi lo fanno sembrare ad un fiordo naturalmente con colori ben diversi.
Lì ci attardiamo per delle foto e poi facciamo rientro all’hotel.

6° giorno
Il penultimo giorno decidiamo di prendere il traghetto che ci porta all’Isola di Los Lobos un vero gioiello della natura. L’isola è completamente brulla e rocciosa , c’è un solo ristorante dove poter mangiare pesce freschissimo; ci si può fermare alla spiaggia della concha o nella baia dopo il puertito che è riparata dal vento. In 45 minuti si può raggiungere il faro e in meno di due ore girare l’intera isola. Da ricordare che l’ultimo traghetto che riporta sulla terraferma è alle ore 16. Giunta ormai l’ora della partenza ci avviciniamo al pontile in attesa del rientro. Fortunatamente al ritorno il mare è un pó più calmo e ci possiamo godere con più tranquillità il “viaggio”.
Mare di Los Lobos
 Los  Lobos in lontananza

Arrivati al porto di Corralejo ci fermiamo per un gelato. Prima di rientrare in hotel ci fermiamo al parco naturale de Las Dunas considerato da molti il Sahara d’Europa e come due bambini ci divertiamo a salire su e giù dalle dune che il vento muta continuamente con il rischio anche di… perdersi. Il vento che sferza continuamente i nostri volti ci fa desistere dal continuare a rimanere e ci rechiamo in hotel a preparare le valige e a cenare; domani si torna….
Dune di Corralejo

7° giorno
Oggi ci alziamo un po più tardi poiché il volo sarà in serata quindi una volta fatta colazione e caricate le valige partiamo alla volta di Puerto del Rosario dove si trova l’aeroporto ma durante il tragitto ci fermiamo per alcune visite. Ad Oliva ci fermiamo alla Chiesa di Nostra Signora de la Candelaria dove la caratteristica è l’ alto campanile in pietra vulcanica nera.
Chiesa de la Candelaria

Molto interessante è anche la Casa de los Coronelos un tempo occupato da militari. Belli sono i balconi in legno e le decorazioni alle finestre ed alle porte.
Casa de Los Coreneles

Si è fatta ormai l’una e ci avviciniamo alla zona portuale con la voglia di mangiare un buon piatto di pesce ma decidiamo di fermarci in un ristorantino molto invitante ed assaggiare vari tipi di tapas cucinate squisitamente anche a base di pesce……
Dopo pranzo riconsegniamo l’auto ed una navetta ci porta in aeroporto dove partiamo dopo circa due ore ed atterriamo a Bergamo intorno alla mezzanotte. A parte il tempo non bellissimo l’isola merita senz’altro un soggiorno…. Ci torneremo…. meglio ad ottobre/novembre come ci hanno suggerito gli abitanti del posto.

Claudio e Stefania

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, se il post ti è PIACIUTO o vuoi lasciare delle tue opinioni o suggerimenti, scrivici un commento !