Viaggiatori nel mondo: Diego & Linda
Viaggio
Toscana Agosto 2013
10/08/13
Giorno 1 - Dalmine - Firenze
Eccoci
finalmente..Dopo 350 km e 7 ore di viaggio siamo a Firenze. Per
quest'anno la scelta delle vacanze estive è ricaduta sulla Toscana.
Ma giustamente da veri "viaggiatori nel mondo" non potevamo
accontentarci di una semplice vacanza statica nella bella
città d'arte fiorentina. Bensì abbiamo organizzato un bel
viaggio di 15 giorni on the road, in lungo ed in largo per la
Toscana, in sella alla nostra compagna di viaggio a due ruote.
Il
viaggio è stato lungo e verso la fine anche faticoso. Bisogna però
anche ammettere che ce lo siamo anche cercato evitando volutamente
l'autostrada..ma ne è valsa sicuramente la pena. Passare dai
caratteristici paesaggi della piena pianura padana per poi immergersi
negli Appennini Tosco Emiliano lungo strade semi deserte è
stato una vera goduria. Soprattutto quando per tratti si é viaggiato
accanto all'autostrada e si sono viste file di macchine incolonnate
ferme senza potersi muovere:)
L' hotel scelto per Firenze,
presso il quale ci fermeremo per 4 notti, si chiama Hotel Diva. Si
trova un po' fuori dal centro storico di Firenze, zona Novoli vicino
all'Aeroporto.
Prenotato su Booking é stato scelto
prevalentemente per il prezzo, 176 euro in camera doppia con
colazione inclusa, al quale poi bisognerà aggiungere 3 a persona a
notte per la tassa di soggiorno del comune di Firenze.
Wi fi
gratuito, abbastanza stabile e veloce. Colazione buona ma con poca
varietà. Parcheggio disponibile attorno all'hotel sia a strisce blu
a pagamento che bianche. Volendo l'hotel dispone anche di un garage
custodito al prezzo di 5 euro a notte per la moto e credo 10 per le
auto. Per raggiungere il centro a 100 metri dall'hotel si può
prendere il pullman 22 che raggiunge il centro
cittadino.
Esteriormente il palazzo é fatiscente ma dentro la
struttura é tenuta abbastanza bene. Personale gentile e disponibile.
La stanza é molto piccola, nulla di eccezionale ma comunque tenuta
bene, con aria condizionata. Giudizio complessivo buono.
Per
questa sera siamo troppo stanchi per buttarci subito in centro cittá
così per la cena optiamo per un ristorante posto a pochi minuti a
piedi dall'hotel. Si chiama "Stargate ristorante pizzeria".
Un antipasto in due, 2 primi, un acqua ed un caffè ci sono costati
29.50. I prezzi non sono altissimi ma nemmeno c'e da aspettarsi una
grande qualità. Porzioni abbastanza risicate. Insomma un ristorante
senza infamie e senza lodi.
Per oggi può bastare
così. Si torna in hotel e ci si riposa. Il viaggio è cominciato.
Domani Firenze sarà nostra :)
Firenze
11/08/2013
- Giorno 2: Firenze
Oggi
la giornata è totalmente dedicata alla visita di Firenze. Sveglia
puntata per le 8 in punto, colazione e per le nove siamo già in
sella direzione centro città.
Parcheggiamo la moto nei pressi
della stazione centrale di Santa Maria Novella e da li ci addentriamo
nel centro cittadino per raggiungere Il Duomo di Santa Maria del
Fiore da dove avrà inizio il nostro tour, naturalmente autonomamente
organizzato da casa grazie al potentissimo Google :).
Strada
facendo scopro che la ZTL cittadina non vale per i veicoli a due
ruote,quindi volendo avremmo potuto addentrarci maggiormente con la
moto e cercare parcheggi più vicini. Poco male, dato che la
passeggiata inizia già ad offrirci scorci caratteristici cittadini
che ci aiutano a conoscere a pieno nel clima rinascimentale che ogni
angolo della città offre.
Raggiunto il cuore cittadino nella
piazza del Duomo non si può che rimanere esterrefatti dalla
maestosità di questa chiesa, sormontata da un imponente cupola
rossa. I dettagli, le rifiniture, la grandezza di tutta questa
costruzione rappresentano la maestosità e il potere raggiunto dal
capoluogo toscano durante gli anni rinascimentali.
Il nostro
tragitto, come quello di un po' tutti i turisti che vengono a Firenze
si snoda tra i punti cardine della città. Piazza del Duomo, piazza
Signoria con l'omonimo palazzo, ponte vecchio, palazzo Pitti, chiesa
di Santa Maria Novella...
Ma a questo classico giro abbiamo voluto
aggiungere un pizzico di folclore, miti e leggende che si possono
scoprire in vari punti della città..ci vuole solo la giusta
indirizzata, un abile sguardo osservatore e tanta voglia di scovare
l'obbiettivo.
Grazie all'abile ricerca fatta da Linda i giorni
precedenti al viaggio abbiamo potuto trovare tanti spunti di questo
genere sparsi tra le maggiori opere cittadine..rendendo così il giro
della città in una piccola, ma molto divertente, caccia al
tesoro.
Non starò ad elencare ogni singolo punto con annesse
storie e vicende sul filo tra leggenda e realtà, ma qualche spunto
di ricerca voglio offrirlo, ad esempio: la teste di mucca nella
Basilica di Santa Maria del Fiore, il sarcofago del Battistero, la
testa sulle mura di Santa Maria maggiore, la ruota del carroccio
nella loggia del mercato, le finestre sempre aperte in piazza
Santissima annunziata, la pietra di Dante, le api sulla stata
equestre di Ferdinando I de Medici ...
Sono state
piccole cose ma che hanno trasformato il giro in qualcosa di
divertente potendo a tratti immaginarsi accadimenti della Firenze di
un tempo.
Terminato il giro principale della città dedichiamo il
pomeriggio alla visita degli Uffizzi..
Biglietto già comprato da
casa, per evitare le lunghissime code alla biglietteria (dicono si
arrivi anche ad attese di 2 ore). Costo 15 euro l'intero (11+4 di
prevendita) e 9.50 il ridotto visto che per qualche mese rientro
ancora negli under26 :) ( 5.50+4 euro di prevendita).
Non
siamo ne esperti d'arte ne grandissimi appassionati, ma l'entrata ne
è valsa sicuramente la pena. Diciamo che ammirare la Venere di
Botticelli dal vivo potrebbe da sola ripagare il prezzo del
biglietto. Comunque si possono ammirare anche tanti bei quadri di
Michelangelo, Giotto, Raffaello, Caravaggio, Leonardo,etc, più
innumerevoli statue.
Girando tutte le stanze, senza nemmeno
soffermarci troppo tranne che per i quadri principali, la visita è
durata all'incirca 3 ore.
A questo punto si sta facendo sera,
decidiamo di rientrare in hotel, riposare un attimo decidere dove
andare a mangiare e poi cena.
L'intenzione per stasera non è
quella di ritornare in centro a mangiare. Io vorrei tanto trovare una
sagra o qualcosa di caratteristico locale ma le poche che individuo
distano almeno 50 minuti da qui..troppo per stasera.
Quindi Linda
rivaneggiando ricordi di un infanzia passata in queste zone propone
un ristorante trovato a Scandicci (cittadina a 15 min da Firenze).
Nessuna ricerca particolare, solo quello che più la ispirava tra i
vari proposti da internet e che fosse aperto una domenica sera
d'agosto. Per lo meno non sarà un ristorante spenna turisti del
centro di Firenze.
Così in sella alla nostra moto, passando
pure dal Ponte dell'Indiano (nulla di particolare a parte il nome)
arriviamo al ristorante "Il crostino" sito in via Vespucci
42 a Scandicci.
Purtroppo tutto il nostro entusiasmo di aver
compiuto la grande trovata si smorza appena varcato l'ingresso.
Attese interminabili per sedersi al tavolo, per ricevere le liste,
per ordinare e pure per mangiare. Optiamo per 2 pizze, che sembra
essere il piatto che va per la maggiore nel locale, ma purtroppo pure
quelle ci deludono. Insomma nulla di speciale. L'unica nota la pizza
con la burrata di mozzarella al posto della classica mozzarella.
Ingrediente particolare non comune dalle nostre parti.
Alla fine
paghiamo 24 euro per 2 pizze, 1 acqua, 1 patatina fritta ed un caffè.
Ce ne andiamo decisamente delusi sia del servizio che della
qualità.
Sicuramente sconsigliato.
Speriamo che con
la prossima scelta avremo più fortuna.
La nostra serata
termina qui. Torniamo in albergo. Riposo per la nuova giornata che ci
attende.
Ponte Vecchio Firenze
12/08/2013
- Giorno 3: Fiesole e Firenze
Questa
mattina ci regaliamo mezz'oretta in più di sonno, giusto quel
tantino che basta per ricordarsi che le ferie servono anche a
riposare, ma ad ogni modo alle 10 circa siamo già in
strada.
Decidiamo si staccare un po' dal caotico centro cittadino
e passare la mattinata a Fiesole, la cosiddetta terrazza di
Firenze.
Il paese é un piccolo borgo di origine etrusca posto
sulle colline a nord est del capoluogo Toscano. Dista una 10 di km
dal centro ma é facilmente raggiungibile, penso sia anche collegata
tramite mezze pubblici direttamente dal centro cittadino. Non dispone
di moltissimi parcheggi, fortunatamente noi essendo in moto riusciamo
a trovare un buco anche se con discreta fatica.
In se il paese
non é un gran che. Per chi potesse essere interessato, in centro
accanto alla chiesa con la torre, si trova il museo archeologico con
reperti della storia fiesolana e le sue origini etrusche e
romane.
Noi non siamo molto interessati all'argomento quindi
preferiamo seguire il percorso panoramico segnalato su un cartello.
Il tragitto parte da una strada posta sul lato destro del palazzo del
municipio. All'inizio ha poco di panoramico ma dopo una decina di
minuti di camminata in salita si iniziano a scorgere i primi
paesaggi, ed è a questo punto che capiamo il significato di
"terrazza di Firenze". Da qui si può ammirare dall'alto
tutta la città fiorentina con le colline alle sue spalle e la cupola
del Duomo che sovrasta la città. Le foto a questo punto sono
d'obbligo a questi paesaggi che sembrano cartoline.
Cotti dal
sole battente ma soddisfatti del panorama ammirato decidiamo di
riprendere la moto e tornare a Firenze.
Addentratici di nuovo
nel centro decidiamo di entrare nel Duomo. L'ingresso alla chiesa è
gratuito mentre quello alla torre, alla cupola e al battistero sono a
pagamento.
Purtroppo il grande fascino ed imponenza mostrati dal
Duomo quando lo si ammira da fuori non sono più riscontrabili quando
invece si entra all'interno. Una chiesa enorme ma dall'aspetto
decisamente cupo e spoglio.
Forse per chi entra a vedere
anche la cupola l'impressione sarà differente, ma dovrà prepararsi
ad una lunga fila di attesa per l'ingresso.
Usciti dal Duomo ci
dirigiamo a Palazzo Pitti. L'intenzione è quella di visitare i
giardini di Boboli che si trovano appunto dietro a palazzo Pitti.
Il
biglietto di ingresso costa 10 euro intero e 5 ridotto (fino a 25
anni). Compresi nel prezzo si può visitare anche il museo del
costume, quello delle porcellane, quello degli argenti e il parco
Bardini.
Essendo ormai tardo pomeriggio e l'orario di chiusura
delle mostre prossimo (18.20) riusciamo solo ad accedere al museo del
costume. Trovandosi in palazzo Pitti mi sarei aspettato moda uomo ed
invece sono esposti abiti femminili di alta sartoria italiana di
differenti epoche.
Terminato il giro e appunto visto l'orario
ci dedichiamo ai giardini, che rimangono aperti più a lungo.
Purtroppo quelli di Boboli non ci soddisfano molto. Sembrano poco
curati e lasciati andare. Forse in primavera sono molto più belli e
verdi.
Al contrario, molto carino é il parco Bardini, il
quale offre anche una bella vista sulla città. Decisamente una
sorpresa dato che eravamo pure incerti se andare a vederlo o
meno.
Ormai è giunta l'ora della cena. Il mio obbiettivo
sarebbe quello di andare a mangiare un Covaccino dagli "amici di
ponte vecchio" ma purtroppo scopriamo che sono chiusi per
ferie.
Allora ripieghiamo sull'Osteria all'antico vinaio in Via
dei Neri 74. Anche qui l'Osteria è chiusa per ferie ma per
fortuna è aperto l'antico vinaio il quale prepara dei buonissimi
panini o focacce. In pratica sono uno di fronte all'altro e
l'attività è sempre la stessa, solo che da un lato fanno da
osteria, mentre dall'altro sono un negozio che vende prosciutti,
formaggi e vino. Al contempo prepara panini e focacce. I ragazzi
dietro al bancone sono simpatici e socievoli. I prodotti utilizzati
sono di qualità. Le focacce ed i panini costano tutti 5 euro e sono
decisamente sufficienti per saziarsi. Purtroppo lo spazio per sedersi
è poco.
A stomaco pieno si sta decisamente meglio.
Riprendiamo la moto e ci dirigiamo a Piazzale Michelangelo. Dista un
paio di minuti dal centro e si tratta di una terrazza panoramica con
vista su tutta la città. Si raggiunge facilmente e tutto il piazzale
è un grosso parcheggio quindi non si hanno problemi per lasciare
moto o auto.
Al nostro arrivo la terrazza è piena di gente
e scopriamo ben presto il perché. Senza volerlo siamo arrivati
proprio durante il tramonto e lo spettacolo è davvero emozionante.
Vedere il sole tramontare dietro le colline con vista panoramica sul
centro di Firenze fa decisamente il suo effetto. Da vedere
assolutamente. Non appena il sole è scomparso dietro le colline,
come se si fosse al cinema, tutta la gente piano piano inizia a
defluire.
Noi ce ne rimaniamo ancora qualche minuto ad
osservare e poi torniamo in centro. È l'ultimo giorno che passeremo
per il centro città e quindi vogliamo vederla anche nella sua
versione illuminata a notte. Facciamo un giro tra i monumenti
principali, qualche foto di rito in notturna e lasciamo la città con
lo sguardo rivolto a ponte vecchio illuminato sotto la luna.
Firenze al tramonto
13/08/2013
- Giorno 4: Prato, Pistoia, Vinci, Empoli
Oggi
la nostra base sarà ancora Firenze, ma per la giornata abbiamo altri
programmi.
Abbiamo infatti deciso di andare alla scoperta delle
città attorno Firenze. Non abbiamo molte pretese di vedere chissà
quali meraviglie ma sicuramente qualcosa di carino lo
troveremo.
Solita colazione in albergo e poi via verso la
prima tappa, Prato.
La cittadina non ha moltissimo da offrire,
pensavamo meglio..anche il duomo e la piazza sono carini, ma nulla di
più. Nel centro cittadino è presente anche una piccola fortezza,
chiamato il castello dell'Imperatore. Nemmeno quella pero,
forse anche a causa di tutti i lavori incorso che la circondano, non
colpisce molto.
Carino invece il palazzo pretorio.
Lasciata
Prato un pochino delusi ci dirigiamo verso Pistoia. Le aspettative
qui già in partenza non sono alte ma al contrario ci dobbiamo
ricredere. Centro storico non grandissimo, ma molto carino e
caratteristico. Duomo, battistero e piazza centrale meritano
sicuramente una visita. Anche passeggiare tra le vie del centro
storico è piacevole. Ad Agosto purtroppo la città è semi deserta e
anche i turisti sono pochi. Si apprezzerebbe sicuramente maggiormente
con un centro storico più vivo.
Giretto terminato pure in quel di
Pistoia torniamo in sella alla moto e ci muoviamo verso Vinci. Anzi
ci fermeremo poco prima, alla casa natale di Leonardo.
Il tragitto
già da se sarebbe un valido motivo per passare da queste parti.
Strada facendo si incontrano paesaggi davvero caratteristici. Anche
l'ultimo tratto di strada che porta alla casa di Leonardo è un
susseguirsi di curve in salita immersi tra gli ulivi da ambo i lati
della strada.
Arriviamo alla casa di Leonardo, un casale ben
tenuto dal quale si possono ammirare tutte le colline
circostanti.
L'ingresso alla casa costa 2 euro, 8 se si vuole
anche il biglietto per il museo Vinciano che però si trova a Vinci
centro.
Decidiamo di entrare, la casa è molto piccola e non ci
sono nemmeno più i mobili di arredo, però viene proiettato un
filmato interattivo di 20 minuti circa che racconta la storia di
Leonardo, fornendo informazioni che sinceramente a noi erano
completamente ignote.
Avevamo letto commenti di gente delusa
da questa visita ma noi invece ne siamo usciti decisamente
soddisfatti. Per 2 euro di biglietto ne vale sicuramente la
pena.
Terminato la visita non sappiamo se fermarci a Vinci
centro oppure proseguire per Empoli. Decidiamo per la prima opzione e
facciamo bene. Centro storico piccolino ma carino. Ci prendiamo un
gelato, giriamo il centro, visitiamo la chiesa dove è stato
battezzato Leonardo e la torre del paese.
Lasciamo Vinci e
percorriamo la strada che ci porterà ad Empoli. Bhe era meglio non
fermarsi nemmeno ad Empoli. Turisticamente parlando non abbiamo
trovato nulla di interessante. Ci sentiamo pure di consigliare a chi
si trovasse in zona di passare oltre e non fermarsi nemmeno.
Sono
ormai le 18.30, il nostro giro è terminato e rientriamo in
hotel a Firenze.
Riposiamo un po' e poi inizia la ricerca di un
posto dove andare a mangiare.
Su Zingarate trovo i commenti
positivi per questo ristorante "Pizza e carbone a casa mia"
, mi convince..chiamiamo e prenotiamo.
Ha due sedi, noi
andiamo a quella di via Pisana 165, un po' fuori dal centro.
Beh
che dire, la miglior scelta fatta fino a questo momento. Locale stile
trattoria ma con ambiente carino ed accogliente. Personale gentile e
simpatico. Prezzi decisamente convenienti. Un esempio, pizza
margherita 3.50. La pizza più cara 6 euro.
Noi mangiamo un
antipasto toscano in due e una spadellata di pasta per due
persone,amatriciana bianca con pecorino. Ce ne portano una quantità
che sarebbe bastata per 4 persone. Io mi sforzo a mangiare tanto ma
ad un certo punto ci dobbiamo arrendere e ne è avanzata almeno per
un altra persona. Il posto adatto se si vuol mangiare bene, non
spendere cifre esagerate e quantità decisamente
abbondanti.
Antipasto, spadellata per 2, bicchiere di vino, acqua
e caffè per un totale di 34 euro.
Peccato averlo scoperto
l'ultima sera a Firenze altrimenti ci saremmo sicuramente
tornati.
Pieni come delle uova ce ne torniamo in hotel. Domani si
va a Siena.
Casa natale di Leonardo
14/08/2013
- Giorno 5: Firenze - Colline del Chianti - Monteriggioni -
Siena
Oggi
è giornata di spostamento, da Firenze dobbiamo andare a Siena.
Per
rendere questa giornata piú interessante mi sono già preparato da
casa un bell'itinerario da percorrere tra le colline del Chianti che
separano Firenze da Siena.
Partiamo lasciando il centro cittadino
del capoluogo toscano in direzione dell'Imprunteta, da qui il
paesaggio inizia a farsi davvero interessante. Abbandonato il caotico
centro cittadino iniziamo ad ondeggiare fra innumerevoli curve di
strade che seguono l'andamento collinare del territorio. Ad Impruneta
siamo solo di passaggio, ma una rapida sosta per fare foto al
panorama è d'obbligo. E ne seguiranno tante altre durante tutto il
tragitto.
Curva dopo curva arriviamo alla prima nostra vera tappa,
Greve in Chianti, uno dei primi paesi a far parte dell'area
geografica del Chianti classico. E anche se non lo si sa, ci vuole
poco a capirlo. Uno dei primi cartelli che si incontra è quello del
museo del vino. Ci fermiamo in piazza, carina a forma triangolare con
tutti i porticati sui tre lati sotto i quali si trovano osterie, ma
sopratutto negozi che vendono prodotti tipici locali, macellai e
fornai. Ci stupiamo per la grande quantità di turisti presenti, non
pensavamo fosse così nota.
Ci rimarrà per anni il ricordo della
bontà di un pezzo di pecorino acquistato in una di queste
botteghe..una vera bontà per gli amanti di tale formaggio.
Accanto
alla piazza troviamo un posto davvero interessante..il cartello
segnalava la possibilità di degustare più di 100 tipi di vino..e
non mentiva.
Infatti entrati in questo locale, caratteristico
anche per la struttura in stile cantina, scopriamo essere un
consorzio che unisce tutti i produttori di vini della zona ed è
presente un sistema automatico per la degustazione dei vini.
Si
ricarica una carta magnetica, la quale va inserita nelle macchine
contenenti le bottiglie di vino e si seleziona che quantità si vuole
assaggiare, piccolo medio grande. Ovviamente ogni vino al suo prezzo,
per il piccolo assaggio da degustazione si può andare dai 60
centesimi fino ad anche 6.60 euro per i vini migliori.
A mio
malgrado non posso lanciarmi nelle degustazioni perché la guida
ancora mi aspetta. Ci sarebbe però davvero voluta una tappa più
lunga.
Riprendiamo il nostro viaggio tra colline e vigne fino
ad arrivare a Castellina in Chianti. Borgo medievale nel quale spicca
visibile anche da lontano la Rocca con la torre. Merita una fermata
ed un piccolo giro per visitarla.
Ancora in sella a questo punto
abbandoniamo la strada del Chianti ma solo per il semplice motivo che
vogliamo andare a vedere Monteriggioni.
Già dalla strada quando
ci si avvicina si può notare la perfetta cinta muraria circolare,
che circonda il vecchio borgo, ancora intatta.
All'interno la
cittadina sembra ferma al Medioevo, e ci si può davvero immaginare
come dovesse essere stata la vita a quei tempi racchiusa tra quelle
mure in cima ad un colle che sovrasta i territori circondanti.
Davvero bella.
Ormai le nostre tappe lungo il tragitto sono
terminate, possiamo dirigerci a Siena dove l'Hotel Palazzo dei Priori
ci attende.
Hotel prenotato su Booking al prezzo di 200 euro
per 3 notti in camera doppia con colazione inclusa. L'hotel e fuori
dal centro storico di Siena raggiungibile a piedi in circa 20
minuti.
E' dichiarato un 4 stelle, ma a noi ha dato l'impressione
di essere abbastanza in decadimento, o quanto meno lasciato andare.
Anche l'accoglienza dello staff è stata alquanto freddina.
La
stanza è grande, televisore 40 pollici, pero assi del letto che
sembrano rompersi ogni volta che ci si sdraia come anche altri
dettagli della camera maltenuti. Wi-fi gratis anche se un po lentino.
La colazione è normale. Insomma da un 4 stelle ci si aspetterebbe
davvero molto di più.
Cantina di Greve in Chianti
15/08/2013
- Giorno 6: Siena
Sveglia
presto, colazione e alle 9.15 siamo già in strada verso il cento
cittadino.
Lasciamo la moto appena prima della porta Fontebranda,
al parcheggio Santa Caterina che per le auto è a pagamento ma vi è
un piccolo spazio libero anche per le moto gratuito.
La comodità
da questa porta è che vi è un sistema di scale mobili che porta a
pochi passi dal Duomo cittadino.
Appena entrati in centro veniamo
subito assorbiti dal clima paliesco che si respira in tutta la città.
Il paese è adornato a festa, con bandiere issate ad ogni finestra o
balcone a seconda della contrada in cui ci si trova, con appesi anche
i così detti "braccini" dei piccoli lucernari posti sulle
pareti con i colori della contrada di appartenenza. Così chiamati
per la forma appunto di braccio.
Iniziamo a girovagare per la
città, colma di turisti ma anche di senesi tutti con al collo il
foulard della contrada di appartenenza. Solo nel pomeriggio
scopriremo che solo gli appartenenti delle 10 contrade che correranno
il palio portano tale fazzoletto, mentre quelle che non corrono
no.
Giriamo la città senza cartina ma girovagando casualmente
passando da contrada a contrada e quindi anche da colori che cambiano
via dopo via. Passiamo dal Duomo, da Piazza del Campo già pronta col
tufo lungo l'anello dove poi correranno i 10 cavalli, basilica di San
Domenico, basilica di San Francesco, casa di Santa Caterina.
Lungo
tutta la mattinata non ci soffermiamo con molta attenzione sui vari
luoghi turistici, ma preferiamo apprezzare ed osservare l'energia che
sprigiona Siena durante questo evento, forse pienamente comprensibile
solo da chi qui c'è nato ed è contradaiolo dalla nascita.
Ci
permettiamo questa libertà anche perché qui a Siena ci siamo voluti
concedere un lusso che mai ci eravamo concessi prima, avere una guida
privata solo per noi 2.
Sempre incuriosito ed affascinato dalla
storia del palio ho convinto anche Linda a fare un tour privato con
una guida che oltre a mostrarci la città ci facesse cogliere storia,
costumi, segreti e particolarità riguardanti contrade e palio.
La
guida che abbiamo trovato si chiama Alessia Quercioli, ha anche un
sito proprio sienaintour.com.
Il
tour dura in tutto 3 ore partendo dalla basilica di San Domenico e
finendo al Duomo. Lei davvero molto brava, ci spiega passo per passo
la città alternando arte e storia a folclore e leggenda. Ci spiega
tutto del palio, come funziona, i vari tempi in cui si scandiscono i
4 giorni del palio, le rivalità fra contrade, il battesimo del
contradaiolo e tante altre nozioni che difficilmente avremmo
scoperto. Essendo poi anche lei contradaiola dell'Istrice sa
veramente quello di cui sta parlando, e lo si capisce appieno quando
parla della contrada nemica della Lupa :).
Bhe terminato il tour
non c'é nulla da dire, caro (120 euro) ma soldi ben spesi..se tutte
le città si potessero visitare in questo modo sarebbero tutte
davvero molto più affascinanti e si apprezzerebbero molto di
più.
Terminato il giro andiamo in piazza del campo ad assistere
alla 5°a prova, chiamata prova generale, preceduta da un piccolo
show dei cavalieri dei carabinieri che eseguono un giro della piazza
con i cavalli al galoppo e la spada sguainata a mo' di carica.
La
prova in se non ha molto da offrire in quanto i cavalli vengono fatti
correr piano, sarebbe inutile stancarli il giorno prima della gara.
Pero al contempo ci da modo di valutare quali sono le posizioni
migliori per vedere il palio, informazione molto utile per il giorno
seguente.
Terminata la prova ci buttiamo alla ricerca di un posto
dove mangiare. La nostra scelta ricade sulla Trattoria da Dino in via
San Pietro. Due primi, due contorni, un dolce un acqua ed un
bicchiere di vino 35 euro. Ristorante nella media, non carissimo per
il centro di Siena ma nella media, nulla di speciale e porzioni
abbastanza piccole.
Terminata la cena, passeggiamo un poco per il
centro e vediamo che varie vie sono completamente chiuse per far
posto alle tavolate delle varie contrade per la grande cena che
precede il palio. Molto caratteristico sarebbe parteciparvi.
Stanchi
rientriamo in hotel.
Siena
16/08/2013
- Giorno 7: Siena
Oggi
non ci sono molte pretese, è il giorno del Palio. Siamo qui e non
possiamo non assistervi. Per tale motivo la mattinata passa via con
molta calma, ci si riposa un po' di più, verso mezzogiorno andiamo a
far la spesa di rifornimenti che ci serviranno per la giornata e poi
solo nel primo pomeriggio entriamo in centro.
Mangiamo qualcosina
e poi poco prima delle tre ci spostiamo nella contrada dell'Oca per
assistere alla benedizione del cavallo. La guida ieri ci consigliò
di andare a vedere quella dell'Oca perchè è l'unica che viene
eseguita all'aperto nel cortile della casa di Santa Caterina. Le
altre invece avvengono nelle chiese di contrada molto piccole e alle
quali è difficile accedervi.
Vediamo sfilare il cavallo e nel
silenzio più assoluto il prete di contrada lo benedice e termina il
tutto con la frase "Ora và e torna vincitore". Nota di
attenzione: durante questa cerimonia tenere il massimo silenzio,
gente che ha tentato di applaudire è stata malamente richiamata dai
contradaioli.
Terminata la benedizione ci dirigiamo in piazza
Duomo dove intorno alle 4, ma anche un poco prima iniziano a
sfilare una ad una le contrade per il cosiddetto corteo storico che
parte appunto da Piazza del Duomo, dove ogni contrada si apposta
davanti alla casa del vescovo ed i due sbandieratori di contrada si
esibiscono in mosse e lanci con la bandiera.
Davvero molto
suggestivo e scenografico. Noi guardiamo solo le prime tre, perché
poi vogliamo iniziare a spostarci in Piazza del Campo e comunque la
calca di gente iniziava a farsi pressante.
Entriamo in piazza del
campo verso le 16.30, avendo prima fatto una necessaria tappa ai
bagni. Una volta entrati all'interno della piazza non ve ne sono più
e l'attesa potrebbe essere molto lunga. L'ultima porta di ingresso
alla piazza viene chiusa circa 20 minuti prima dell'inizio della
corsa, ma a quel punto nessuno si sogna più di abbandonare il posto
guadagnato.
Per i posti attorno alle barriere c'era gente già
posizionata dalla mattina ma noi riusciamo comunque a trovare un buon
posto non troppo lontano dal canape. Fortunatamente la piazza è in
discesa quindi si riesce a vedere quasi tutto il circuito.
Il sole
è battente ma fortunatamente verso le 5, dove siamo appostati,
arriva l'ombra. La gente inizia ad affluire sempre più e bisogna
stare attenti a mantenere la postazione. Alle 18 in piazza inizia ad
arrivare il corteo storico con sbandieratori, tamburini, comparse e
cavalli. Il corteo è chiuso dal palio posto su un carro trainato da
4 mucche chianine enormi nel vero senso della parola.
La tensione
sale, alle 19.15 escono cavalli e fantini. La piazza ammutolisce in
un silenzio tombeo alla lettura dell'ordine di ingresso al canape. Ci
sarà gioia per chi parte dalle posizioni migliori e rammarico per
chi con quelle peggiori. Più i minuti passano più la tensione nella
piazza è palpabile, più volte la "rincorsa" viene
richiamata ad entrare..e poi finalmente VIA. Mossa valida e tre giri
di piazza che volano in un baleno ma sono di un intensità
incredibile. Alla fine è la Contrada Capitana dell'Onda che vince
dopo una bella rimonta dalla quinta posizione. Esulto pure io, questa
vittoria un pochino la sento anche io visto che è dal giorno
precedente che avevo deciso di tifare per l'Onda, mentre Linda invece
scommetteva sulla Tartuca che penso sia arrivata quinta.
La piazza
esplode in un tripudio, i contradaioli dell'Onda invadono lo piazza
accerchiando cavallo e fantino, mentre le contrade rivali abbandonano
in tutta fretta la piazza.
Il palio viene calato e
consegnato ai contradaioli che come una fiumana si dirigono festosi
ed esultanti verso il Duomo dove verrà cantato il Te deum.
Ci
uniamo al corteo e in disparte nel Duomo assistiamo a questo rito al
limite tra sacro e profano.
Dopodiché decidiamo di dirigerci
verso la contrada dell'Onda per assistere ai festeggiamenti. Anche
qui è un tripudio di gente, la farmacia di contrada è presa
d'assalto da gente che corre a comprare un ciuccio, si proprio un
ciuccio. L'usanza vuole infatti che la vittoria al palio corrisponda
ad una nuova nascita, e la contrada diviene la nuova nata. Allo
stesso modo la contrada che non vince da più tempo, ad oggi è
quella della Lupa viene chiamata la Nonna..e pensare che al primo
giro era in testa proprio la lupa.
La via centrale della
contrada è ormai un delirio fra tamburini e bandiere sventolanti,
damigiane vengono aperte una dopo l'altra ed il vino inizia a
scorrere a fiumi, e credo scorrerà per tutta notte.
Per un po'
veniamo presi anche noi da questa euforia ma dopo un po', stremati,
decidiamo di andarcene con una considerazione che forse fanno in
molti una volta aver partecipato e compreso questo evento.."peró,
peccato non essere senese"
Palio di Siena
17/08/2013
- Giorno 8: Siena - Montalcino
Anche
oggi giornata di spostamento. Dopo colazione lasciamo l'hotel in
direzione di Montalcino.
Prima tappa del percorso sarà l'Abbazia
di Monte Oliveto Maggiore. Studio peró il tragitto in modo da
passare attraverso le "crete senesi", ed infatti usciti da
Siena e superato il paesino di Arbia si è immersi in paesaggi
stupendi, colline dolci a cui la strada corre accanto
attraversandole. È un piacere per gli occhi, curva dopo curva vedere
quale sarà il nuovo paesaggio che ci si mostrerà davanti. Colori
beige, arancioni, grigi e marroni ne fanno da padroni. In queste zone
la velocità di crociera è drasticamente diminuita..anche io mi
voglio concedere qualche sguardo in più.
Purtroppo o per
fortuna la macchina fotografica ci siamo scordati di caricarla e
quindi dopo qualche foto ci abbandona. Dico anche per fortuna perché
altrimenti ogni km ci saremmo fermati a scattare delle
foto.
Arriviamo all'Abbazia di Monte Oliveto la quale rimane
in cima ad una collina. Lasciamo la moto vicino al parcheggio delle
auto e ci incamminiamo. La chiesa dista pochi minuti a piedi lungo un
percorso tra gli alberi. L'accesso all'Abbazia è libero, visitiamo
l'interno e poi tutto il cortile accanto, dove sui muri del chiostro
è affrescata la storia di San Benedetto.
Finito il giro
torniamo alla moto, la nostra prossima meta dovrebbe essere
Montepulciano, peró vista l'ora decidiamo di passare oltre per
andare ai bagni di San Filippo che si trovano piú a sud.
Strada
facendo ormai abbiamo già abbandonato da un po' le crete senesi per
immergerci nella Val d'Orcia. Non potevo crederci, sembrava di essere
di fronte ad una cartolina interminabile. Fantastiche le crete senesi
ma i paesaggi che offre la Val d'Orcia lo sono ancora di più. Non
pensavo davvero di rimanere così colpito ed ammaliato da queste
zone.
Ci sono dei punti che non posso non immortalare con una
fotografia, quindi mi rifugio utilizzando la fotocamera del telefono
sperando possa in qualche modo fare un discreto lavoro.
Km dopo km
raggiungiamo il paesino di Bagni di San Filippo, davvero molto
piccolo. Parcheggiamo la moto e a piedi seguiamo il percorso indicato
dal cartello "grotte bianche". Pochi metri dopo possiamo
già annusare l'odore acre di zolfo. In pratica in questa area
scorrono acque termali solfuree. Seguiamo il percorso fino a
raggiungere la balena bianca, che altro non è un grosso ammasso
roccioso di colore bianchissimo, dal quale scende acqua caldissima. È
così chiamata perché vagamente ricorda la testa di una balena e lo
scorrere di quest'acqua termale sopra di essa l’ha ricoperta di un
deposito calcareo ed è quindi diventata completamente bianca. Sotto
di essa si sono formate delle piccole vasche naturali in cui potersi
immergere. Noi ci facciamo il bagno, ma non resistiamo molto. L'acqua
è veramente calda. Da notare come il comune abbia posto divieti alla
balneazione in quest'area, ma tutta la gente bellamente se ne
infischia e così abbiamo fatto pure noi.
Il posto non è
nemmeno troppo affollato e rimane tranquillo, forse anche perchè non
così conosciuto.
Sono ormai le 4 ed affamati decidiamo di
rimetterci in strada ed andare a Pienza, non sapendo bene cosa ci sia
da vedere in quella città conosciuta per la fama del suo
pecorino.
Arrivati infatti ci tuffiamo nella prima bottega
enogastronomica e compriamo un bel pezzo di pecorino di Pienza che ci
mangiamo all'istante. Ottimo, siamo peró combattuti se raggiunga la
stessa bontà di quello mangiato giorni prima a Greve di
Chianti.
Comunque sta di fatto che più buono o meno buono non
ha bloccato Linda dal fare il bis e pure il tris, tanto che ormai la
signora della gastronomia ci ha preso in simpatia.
Comunque
Pienza non è solo pecorino ma ha un carinissimo centro storico nel
quale si passeggia volentieri. Rimanendo in cima ad una collina si
può anche godere di una bella veduta su tutta la valle
circostante.
Sazi e soddisfatti decidiamo che è giunta l'ora di
andare in Hotel. Abbiamo prenotato in un agriturismo poco fuori
Montalcino.
Trovarlo è stata dura, ma dopo 2 km di strada
sterrata lo raggiungiamo.
Eccolo, Agriturismo il Cocco..veniamo
subito accolti da una bella cavalla e tre cani, che precedono il
proprietario..il clima che si respira è familiare e la cordialità è
di casa.
Posto trovato sempre su Booking al prezzo di 70 euro
a notte colazione inclusa.
Il posto dispone solo di 3 alloggi, noi
stiamo nello studio. Ha anche un ampio parcheggio per camperisti.
Dispone pure di piscina.
Stanza carina che sembra quella di
casa, con libri e quadri. Bagno piccolino ma essenziale. La
televisione non c'è.
Colazione un po' scarna con briosches
confezionate e marmellata.
Passeggiamo un po' per l'agriturismo
dove la tranquillità regna sovrana, poi riprendiamo la moto e
andiamo a Montalcino per cenare.
Siamo ancora abbastanza sazi
di tutto il formaggio mangiato poche ore prima a Pienza così non
andiamo in un ristorante ma ci imbattiamo nella festa del PD locale
giusto per mangiare qualcosina senza spendere un gran che.
Terminata
la cena vorrei tanto concedermi un bicchiere di Brunello in una delle
enoteche del centro ma i prezzi al bicchiere sono secondo me
esagerati quindi cedo all'idea.
Però se è vero che il vino
Brunello lo trovo anche a casa mia, il gelato al Brunello quello
proprio no. Quindi entro nella gelateria del corso dove al prezzo di
2 euro danno una coppetta con il "famoso" gelato al
Brunello.
Devo essere sincero nulla di speciale, gusto anche
stancante dopo un po'.
Terminato il gelato rientriamo
all'agriturismo passando per l'ormai oscura via sterrata con la paura
che possa sbucar fuori un capriolo dai bordi della strada.
Non
succede, per stanotte possiamo dormire sonni tranquilli con ancora
nella mente i fantastici paesaggi visti oggi lungo tutta la strada
percorsa.
La vera Toscana, quella che si vede nei libri e nelle
cartoline oggi noi l'abbiamo trovata, percorsa e a tratti anche
vissuta. Vedute che valgono un intero viaggio. Peccato essersele già
messe alle spalle.
Val d'Orcia
18/08/2013
- Giorno 9: Montalcino - Saturnia
Altro
spostamento previsto per oggi. Raggiungeremo la tappa più a sud di
tutto il nostro itinerario, Saturnia, non troppo lontani dal confine
con il Lazio.
Lasciato l'Agriturismo siamo già in strada ma dopo
nemmeno 20 minuti ecco la nostra prima tappa, l'Abbazia di Sant
Antimo. Facile da raggiungere ha anche molti parcheggi vicino. Ormai
è una chiesa normale non vi sono più i monaci. Davvero molto bella
da vedere da fuori ma non allo stesso livello interiormente. Si vede
che è una chiesa di origine mediavate, tutta in pietra e molto
spoglia.
Tappa dalla breve durata e poi di nuovo in sella.
Passiamo dal monte Amiata, dovremmo poi fermarci ad Arcidosso ma
arrivati li non scoviamo nulla di interessante che valga la pena
fermarsi quindi tiriamo dritti.
Arrivati a Saturnia è un impresa
trovare l'hotel. Una volta scovato è semplice perchè situato subito
prima della salita che porta in paese a Saturnia, certo è che un
cartello in più non avrebbe guastato.
Hotel prenotato
da Booking al prezzo di 70 euro a notte colazione inclusa.
Struttura
carina con anche una bella piscina. Stanza discreta ma sconsigliabile
sopratutto per 2 motivi, piena di zanzare che hanno reso la notte un
incubo ed il deviatore di flusso del condizionatore rotto. Quindi
l'aria fredda ci arrivava completamente addosso.
Wi fi gratuito.
Colazione molto buona. Personale simpatico a tratti, direi quasi
lunatico. Possibilità di cenare al loro ristorante, porzioni
abbondanti ma qualità non eccelsa, prezzo nella media.
Dista 2km
circa dalle terme. Il nostro obbiettivo però sono le terme libere
create appunto dalle stesse acque delle più blasonate e costose
terme a pagamento.
Le terme gratuite, chiamate cascate del Gorello
o del Mulino, si trovano poco dopo quelle a pagamento svoltando a
destra. Segnalate comunque da un cartello.
Arrivati veniamo subito
colpiti dalla bellezza di questo posto, dove un torrente di acqua
termale parte al di sopra di una grossa roccia per poi suddividersi
in tante piccole cascatelle che riempiono diverse vasche naturali una
sotto l'altra.
Purtroppo in questo pomeriggio di una domenica
d'Agosto sono affollatissime, c'è addirittura gente che si ricopre
completamente di fango e si secca al sole.
Facciamo pure noi il
bagno,l'acqua è meno calda rispetto a quella dei bagni di San
Filippo, ma sicuramente più solfurea dato che i nostri braccialetti
d'argento si anneriscono in un attimo.
Restiamo circa un oretta,
sarebbe bello tornarci quando c'è meno ressa. Volendo si può venire
anche di notte dato che sono completamente libere. Località da tener
presente.
Rientriamo in hotel e ci riposiamo. Alla sera vorremmo
spostarci un po' ma la moto è in riserva, il benzinaio self service
è fuori uso e gli altri nel raggio di 30km sono chiusi. Da tener
presente in queste zone di fare benzina appena possibile, la
densità di benzinai è veramente bassa!!!
Così come detto prima
rimaniamo a mangiare in hotel, porzioni abbondanti dei primi ma
qualità non eccelsa.
Abbazia di Sant'Antimo
19/08/2013
- Giorno 10: Saturnia - Grosseto
Oggi
lasciamo Saturnia per inoltrarci in piena Maremma. La scelta è
ricaduta su Grosseto perchè gli hotel in zona Punta Ala avevano
tutti prezzi fuori budget per noi.
Così dopo un oretta e mezza di
strada, tranquilli arriviamo all'hotel Granduca di Grosseto, che si
trova proprio di fronte all'ospedale.
Bhe che dire, ci voleva
proprio un hotel con la H maiuscola dopo tutto questo tempo.
È un
4 stelle e questa volta le valgono. Prenotato sempre da Booking al
prezzo di 158 euro camera doppia per 2 notti colazione inclusa.
Camera pulita e ordinata, forse solo il bagno andrebbe aggiornato un
poco. Aria condizionata. Wi fi gratuito. Staff disponibile e
gentilissimo. Colazione ottima.
Il tempo di sistemarci un attimo e
verso l'una siamo in sella questa volta direzione mare. La nostra
meta sono le spiagge di Cala Violino e Cala Civetta tra Punta Ala e
Puntone. Non sono vicinissime ma ci sono state consigliate come tra
le migliori della Toscana.
Arriviamo al cartello di cala Violina,
svoltando a sinistra subito dopo il paese di Pian d'Alma. Un pezzo di
strada sterrata e si arriva al parcheggio a pagamento. Qui veniamo a
conoscenza che il parcheggio ha una capienza massima di 250 veicoli,
oltre quel numero non fanno più entrare e si deve aspettare che
qualcuno esca. Anche per le moto vale lo stesso discorso sebbene di
posto all'interno per le moto ce ne sia. Ormai siamo li, ci accodiamo
e rimaniamo in attesa. Macchine prima di noi aspettano già da
un'ora. Noi invece siamo fortunati, forse becchiamo il momento giusto
che la gente se ne va e dopo 20 minuti è il nostro turno. Costo per
il parcheggio 1.50 euro per la moto e 3 per la macchina visto che
sono passate le 13.30, altrimenti i prezzi sarebbero il doppio.
Sistemiamo la moto e ci incamminiamo nella pineta. La spiaggia dista
1,5 km dal parcheggio. Per fortuna la camminata è per lo più
all'ombra. Arrivati alla spiaggia, non grandissima, scopriamo essere
anche questa molto affollata. Pero è davvero molto bella e merita
l'attesa. Sabbia chiara, bianco grigiastra e acqua pulitissima e
nemmeno troppo fredda. Paesaggio bellissimo con l'isola d'Elba
davanti e la pineta alle spalle. Tuffo obbligatorio e nuotata
decisamente piacevole. Ci asciughiamo al sole e dopo un po' decidiamo
si andare alla ricerca di Cala Civetta. Seguiamo il percorso nella
pineta in direzione Punta Ala e dopo una decina di minuti di
camminata la raggiungiamo. È simile a Cala Violina ma dall'aspetto
molto più selvaggio e decisamente meno affollata, a tratti quasi
silenziosa. La spiaggia e meno chiara ma il mare comunque
pulitissimo.
Sinceramente ci ha affascinato di più Cala
Civetta che Cala Violina, forse anche perchè molto più tranquilla.
Molto belle entrambe senza ombra di dubbio.
Sono le 17.30 e
decidiamo si incamminarci verso il parcheggio. Un altra ora di strada
e siamo nuovamente a Grosseto.
La cena questa sera sarà McDonald,
non poteva non esserci almeno una tappa McDonald in tutta la
vacanza.
La sera si concluderà nel carino centro storico di
Grosseto accerchiato completamente da mura e abbastanza vivo
nonostante fosse un lunedì sera.
Vista mare dalla pineta di Cala Civetta
20/08/2013
- Giorno 11: Grosseto - Orbetello - Capalbio - Grosseto
Oggi
il programma prevedeva ancora spiaggia e mare, ma sconfortati dal
meteo che preannunciava pioggia decidiamo di cambiare programma.
Puntiamo allora su Orbetello ed il monte Argentario. Non è proprio
vicinissimo ma ormai ci siamo abituati a macinare kilometri.
Percorriamo la via Aurelia fino ad arrivare ad Orbetello dove inizia
un lungo incolonnamento di macchine. Passando dal centro non ci
sembra ci sia nulla di interessante per cui valga la pena fermarsi ad
Orbetello quindi decidiamo di proseguire sull'Argentaio e magari
prendere un traghetto per l'isola del Giglio. La strada per
raggiungere Porto Santo Stefano è una sola ed è trafficatissima,
per fortuna in qualche modo con la moto si riesce a divincolarsi
anche se a fatica. Arriviamo a porto Santo Stefano e scopriamo che i
traghetti sono già partiti ed il prossimo sarebbe stato solo di lì
ad un ora, al costo di 25 euro andata e ritorno a persona.
Siamo
indecisi sul da farsi, ci concediamo un giretto per il porto per
decidere e poco dopo arriviamo alla scelta. Decliniamo l'idea
dell'isola del Giglio e puntiamo invece per Capalbio ed il suo
giardino dei Tarocchi. A noi era completamente sconosciuto, ma lo
avevamo scoperto al mattino cercando su Tripadvisor, dove è
segnalato come una tra le principali 20 attrazioni da vedere in
Toscana.
Così ci instradiamo verso Capalbio, che a
questo punto diverrà il nuovo punto più a sud raggiunto in questo
viaggio.
Arriviamo al paese e piacevolmente scopriamo essere un
carino borgo mediovale posto al di sopra di una collina. Non facciamo
in tempo a parcheggiare la moto che veniamo colti da un intenso
temporale estivo, ci rifugiamo sotto un balcone in attesa che
smetta.
Dopo ben venti minuti torna il sole, facciamo un
giretto in paese e poi riprendiamo la moto per dirigerci al giardino
che si trova a circa 6km da Capalbio, ma facilmente raggiungibile
seguendo i cartelli.
Arrivati parcheggiamo ed entriamo. Costo del
biglietto 12 euro a persona .
Il giardino è sicuramente di
grandissimo impatto con le sue rappresentazioni astratte delle
principali figure dei tarocchi in pieno stile Gaudì. Sembra un mondo
fantastico ed affascinante dove colori e magia ne fanno da
padroni.
Una visita davvero molto piacevole, una meta da
consigliare. Il costo del biglietto è a nostro modo pero eccessivo
visto anche che i giardini non sono enormi.
Terminata la visita
torniamo a Capalbio dove finalmente riusciremo a partecipare ad una
sagra. Aspettiamo l'orario di apertura e poi ordiniamo: bruschette,
gnocchi al ragù di cinghiale, 2 bistecche di manzo, 2 patatine
fritte ed un acqua naturale spendendo 34 euro ma mangiando fino ad
esser pieni come delle uova e pietanze molto buone, soprattutto gli
gnocchi al cinghiale. La serata è stata veramente piacevole,
allietata anche dalla compagnia di una coppia Toscana conosciuta sul
luogo.
Verso le 21.30 decidiamo di rientrare anche perchè la
strada per rientrare a Grosseto è lunga.
Giardino dei Tarocchi
21/08/2013
- Giorno 12: Grosseto - Chiusdino (Abbazia di SanGalgano)
Un
po'a malincuore lasciamo l'Hotel Gran Duca di Grosseto al quale ci
stavamo piacevolmente abituando per dirigerci a Monticiano, piccolo
paesino vicino a Chiusdino ed all'Abbazia di SanGalgano, dove abbiamo
prenotato all'albergo Da Vestro.
Prenotazione questa volta fatta
dal sito Venere.com al prezzo di 85 euro a notte in camera
doppia con colazione inclusa.
Stanza carina, nulla di
speciale..è pur sempre un 2 stelle, ma comunque vivibile. Wi fi
gratuito. Colazione essenziale.Disponibile piscina.
Ristorante
dell'hotel testato alla sera, buono ed anche le porzioni non sono
scarse. Prezzi nella media. A Chiusdino forse ci sono trattorie che
costano anche qualcosa meno. Qui comunque buona anche la pizza. Noi
per un primo, una pizza, un secondo ,un acqua ed un bicchiere di vino
spendiamo 31 euro.
Comunque dopo esserci sistemati in camera ci
dirigiamo nel primo pomeriggio all'Abbazia di San Galgano che dista
pochi chilometri. Davvero suggestiva anche quando la si osserva da
lontano e ci si avvicina un po' alla volta. L'ingresso è a
pagamento, 2 euro a persona. Vedere questa grossa cattedrale senza
più il tetto e completamente a cielo aperto è qualcosa di davvero
suggestivo. Finito il giro dell'Abbazia ci incamminiamo a piedi verso
l'Eremo di Montesiepi dove la storia vuole che San Galgano quando
decise di abbandonare la vita da soldato per darsi a quella di
preghiera si ritirò su questo monte e conficcò la sua spada nella
roccia per utilizzarla come crocifisso. L'Eremo dista 500 metri
dall'Abbazia ma è un percorso tutto in salita, volendo ci si può
arrivare anche in macchina.
Adesso in cima al colle si trova
un piccolo santuario circolare nel quale appunto si può ancora
trovare la famosa spada nella roccia. Purtroppo a causa di vandali
che in passato l'hanno danneggiata ora si trova protetta sotto una
campana di plastica trasparente.
Rimaniamo un poco in osservazione
e poi lasciamo questo posto davvero suggestivo.
Ora la nostra meta
è la casa del mulino bianco, non quella del logo che forse non
esiste nemmeno, ma proprio quella che la Barilla usò nelle
pubblicità degli anni 90 per la Mulino Bianco. Ora è un
agriturismo, Il Mulino Delle Pile ed è identico a come lo si vede
nella pubblicità, se non l'avete mai vista cercatela su youtube.
L'unico difetto è che ora non è più bianco ma color della
pietra.
Facciamo un paio di rapide foto e poi ce ne andiamo,
siamo pur sempre in una proprietà privata.
Lasciamo il Mulino per
dirigerci a Chiusdino, anch'esso un piccolo borgo antico arroccato su
di una collina. Sarà che ormai in questo viaggio ne abbiamo visti
tanti che Chiusdino non ci ammalia più di tanto. Giretto per le vie
del centro storico e poi rientriamo in hotel dove abbiamo deciso di
cenare.
Terminata la cena e ormai calato il buio, riprendiamo la
moto e ci dirigiamo nuovamente verso l'Abbazia di San Galgano..Bhe
tutta illuminata di notte attorniata dall’oscurità è ancora più
suggestiva.
Con questa immagine si chiude la nostra giornata.
Abbazia di San Galgano
22/08/2013
- Giorno 13: Chiusdino - Volterra
Lo
spostamento di oggi ci porterà a Volterra, cittadina medioevale di
origine Etrusca tornata ultimamente in voga perchè riportata nella
saga dei libri di Twilight come sede dei Volturi. Sappiate però che
se cercate la piazza dove sono state girate le scene del film con
Bella ed Edward non dirigetevi a Volterra bensì a Montepulciano. E'
li infatti che il regista preferì girare le scene del film.
Prima
di raggiungere Volterra ci fermiamo poco dopo metà strada a Colle
Val D'Elsa, anch'esso borgo medioevale. Giriamo un po' per il centro
ma non ci convince molto se non per la bella cinta muraria che la
circonda.
Proseguiamo il tragitto fino ad arrivare alla nostra
meta.
Qui soggiorneremo all'Hotel Sole, un tre stelle situato in
una tranquilla zona però al di fuori del centro storico
(raggiungibile a piedi in 10 minuti).
Prenotazione sempre
effettuata su Booking al prezzo di 130 euro per 2 notti in camera
doppia, colazione inclusa.
Hotel piccolino ma tranquillo e carino.
La camera dispone di tutto l'essenziale. Wi fi gratuito che però
nella nostra stanza non funzione bene, necessiterebbe di essere
potenziato il segnale. Staff davvero simpatico, gentile e disponibile
ad ogni richiesta. Parcheggio disponibile internamente. Colazione
ottima.
Una volta sistemati ci dirigiamo a piedi verso il
centro cittadino, la strada è un po' in salita ma per lo meno al
ritorno sarà tutta in discesa :).
Il centro è carino, sopratutto
la piazza centrale con il palazzo dei Priori. Per conoscere meglio la
cittadina troviamo all'ufficio turistico la possibilità di
noleggiare delle audio guide al prezzo di 5 euro a persona.
L'itinerario, indicato sulla cartina consegnataci assieme alla guida
prevede la possibilità di fare un giro veloce di circa 50 minuti
oppure di optare per il giro lungo della durata di circa 2 ore. Noi
abbiamo tempo e quindi partiamo per il percorso lungo, punto per
punto attraverseremo tutta la città conoscendone storia, arte e
cultura.
Terminiamo il giro che manca poco alle 18 (orario
di chiusura dell’ufficio turistico), ci riteniamo alquanto
soddisfatti. Non è come avere una guida in persona ma è comunque un
sistema molto soddisfacente che permette con un prezzo abbastanza
ridotto di conoscere la città. Peccato che questo servizio raramente
lo si trovi nei vari paesi.
Per la sera non abbiamo molta fame,
quindi ci concederemo un gelato e poi un giro fra le varie botteghe
del centro, nelle quali si possono trovare un infinita oggettistica e
gioielli in alabastro, materiale tipico di questa zona. Se si è
fortunati si può anche trovare aperta qualche bottega in cui stanno
lavorando l'alabastro per formare delle vere e proprio opere
d'arte.
Stasera non facciamo troppo tardi e rientriamo in
hotel. Un po' di tele a guardare "ROCKI VI" e poi
nanna.
Volterra
23/08/2013
- Giorno 14: San Gimignano
Ultimo
giorno di vera vacanza. La nostra base alberghiera è sempre l'hotel
Sole,ma siccome ormai Volterra l'abbiamo vista quasi completamente
abbiamo deciso di spostarci a visitare San Gimignano che dista una
30ina di km.
Bhe che dire, una vera perla, assolutamente da
vedere. Credo che la metterò al terzo posto delle città visitate in
questo viaggio subito dopo Siena e Firenze.
È soprannominata la
Manhattan del Medioevo e guardandola anche da lontano il perchè lo
si capisce subito, date le sue 14 case torri che svettano sul resto
della città. Fonti storiche dicono addirittura che le torri a San
Gimignano all'epoca furono ben 72. Altra somiglianza con la metropoli
newyorkese è la presenza di due torri gemelle che nella forma
sembrano proprio ricordare le torri tristemente fatte crollare l'11
settembre.
Arrivati in centro ci rechiamo subito all'ufficio
turistico per vedere se anche qui riusciamo a ripetere l'esperienza
con le audio guide ma purtroppo ci dicono che in questa città non le
tengono più. Quindi ci accontenteremo del giro classico del paese
con in supporto qualche nozione rubata da Wikipedia. Alla fine nel
grande mondo di internet basta solo cercare.
Ormai siamo verso
la fine delle vacanze e di chilometri ne abbiamo macinati un bel po'.
Ciò nonostante camminare per San Gimignano fa sparire un po' di
stanchezza. E' stupefacente come sembri essere rimasta immutata nel
corso degli anni. Piazza Duomo e piazza della Cisterna sono secondo
noi gli scorci migliori di questa Manhattan medievale.
Nel
tardo pomeriggio rientriamo a Volterra.Prima di rientrare in albergo
però andiamo ad ammirare le Balze. Poco fuori le cinta murare di
Volterra una stradina, segnalata da un cartello, porta ad un punto
panoramico dove poter ammirare le "Balze". In pratica degli
strapiombi verticali con un salto nel vuoto di qualche centinaio di
metri. Un paesaggio impressionante che mai ci saremmo aspettati di
vedere in Toscana.
A
cenare ci dirigiamo in centro all'Osteria La Pace posta in Via Don
Minzoni, 49. Le recensioni in internet ne parlano un gran bene ma noi
non ne rimaniamo cosi folgorati, soprattutto per l'accoglienza ed il
servizio.
Spendiamo poco più di 20 euro per 2 primi ed un
acqua. Poi decidiamo di andarcene.
Stavamo
per rientrare in hotel quando tra le vie del centro incontriamo gente
con vestiti d'epoca. A questo punto rimaniamo un po' in attesa per
capire quello che sta succedendo. Alla fine dopo poco parte un corteo
che si dirige in piazza, dove lì viene messa in scena una replica di
quello che è il palio di Volterra che si tiene ogni anno il 1° ed
il 2 Giugno: il cosiddetto tiro del cero. In pratica le contrade
cittadine si sfidano ad un vero e proprio tiro alla fune. Le due
squadre, miste uomini e donne, devono tirare un carro che ha posto
alla sommità un cero, verso il proprio lato. A stupire, più che il
gioco in se, che poco si differenzia dal classico tiro alla fune,
sono le varie tecniche utilizzate dalle contrade. Posizione del
corpo, sincronismo e tempi di tiraggio che si potrebbero definire
professionistiche. Rimaniamo un po' a guardare, ma il tutto non
ci convince molto, forse perché abbiamo ancora fresco nei ricordi il
Palio di Siena, che ci fa apparire tutto questo come solo un copia
mal riuscita. Decidiamo di tornare in hotel. Purtroppo domani si
torna a casa, la strada da fare è ancora molta è il viaggio ormai
sta volgendo al termine.
San Gimignano
24/08/2013
- Giorno 15: Volterra - Casa
Le
ferie sono finite...purtroppo. Oggi si torna a casa. Un ultima lunga
tratta in sella alla moto e poi saremo di nuovo tra le mura di casa.
Per
il rientro, differentemente dall'andata decidiamo di concederci
alcuni tratti di autostrada per velocizzare un pò il viaggio. Cosi
da Volterra ci spostiamo lungo la costa e risaliamo fino a quasi a La
spezia dove imboccheremo l'autostrada fino a Piacenza. Da li
riprendiamo le strade normali che ci accompagneranno fino a Zanica.
Cosi
dopo un totale di 2073.7 Km dalla partenza 15 giorni dopo spengo la
moto di fronte al cancello di casa e si conclude il nostro viaggio
alla scoperta delle terre Toscane..
Arriviamo stanchi, ma
pienamente soddisfatti e ripagati da tutto ciò che è stato visto,
esplorato e vissuto. Paesaggi e sapori che rimarranno a lungo
impressi nella nostra mente.
Fine viaggio
Diego e Linda