Viaggiatori nel mondo: Stefania
C'era
una volta, nei lontani anni 80, un cartone animato che raccontava le
vicende di Willy Fog uno strano tipo che non si incontrava quasi mai
nella città dove viveva insieme a due amici fidati Rodigon e Tico.
Il
cartone narrava la decisione di questo piccolo gruppo molto unito di
intraprendere il giro del mondo in 80 giorni, una scommessa che Willy
aveva fatto assumendo Rodigon come capo della spedizione e Tico come
portafortuna e mascotte del gruppo al quale successivamente si
unirono Venere e Romy colei che doveva essere la gioia degli occhi di
qualche membro della comitiva.
Sui
ricordi di questo cartone animato, compagno dei pomeriggi di
infanzia, ecco spuntare il tema della Fete du Citron 2013 di Mentone,
esattamente il Giro del Mondo in 80 giorni. Ho pensato inizialmente
di partecipare a tutte e tre le uscite ma mi è stato impedito
nonostante tutta la mia buona volontà e così mi sono accontentata
di un bis.
Il
Sole non splendeva più come lo scorso anno e la luce non aveva più
la stessa magia ma le sculture in agrumi tenute insieme da ben 500000
elastici all'interno dei Giardini Biovès hanno ravvivato l'atmosfera
rendendola allegra e festosa e offrendo ai fotografi grandissimi
spunti per le varie inquadrature. Si spaziava infatti dal benvenuto
del limone a elefanti, cammelli cavalcati da altrettanti limoni, il
Big Ben di Londra, la Statua della Libertà di New York, la Pagoda di
Pechino, richiami egizi ed indiani, imbarcazioni, valigie, uno
spettacolare trenino fumante tutto di agrumi pronto a partire per
quel viaggio virtuale. All'interno di quei giardini la gioia dei miei
occhi era data dalle mie due Nikon, una D5100 con ottica 18-55 mm che
ha permesso di cogliere al meglio le sculture e l'immensità del mare
e una D3000 con oculare 70-300 mm per i particolari più deliziosi.
In
quel giorno ricorreva l'80° compleanno della Fete du Citron e questa
panoramica fotografica omaggiata da una torta di arance e limoni
rappresenta il modo migliore per festeggiare.
In
quel momento mi sentivo proprio come Willy Fog, un personaggio che fa
di tutto per stare lontano dalla sua città così triste, monotona e
crudele, instancabile viaggiatrice che avrebbe percorso davvero tutto
il mondo insieme a persone speciali ormai dentro al mio cuore, che mi
avrebbero offerto tutto quello di cui avevo bisogno: protezione,
affetto, calore, premura, divertimento. Ma la realtà era un'altra,
ben diversa, triste e drammatica e nessuno poteva più cambiarla
ormai. In quei momenti la magia andava arricchita dalla preziosità
del mare e dal suo moto ondoso, niente di più sublime nella stagione
invernale, un rifugio dall'angoscia, dalla profonda solitudine.
Quelle
onde così mosse ma altrettanto delicate nel silenzio della spiaggia
avvolgevano in un tenero abbraccio che asciugava le lacrime e
ridonava speranza e sembravano tornare a riva come se volessero
restituire qualcosa ormai perso da tempo, troppo tempo. Poi mi era
tornato in mente il ritornello del cartone animato: "Gira gira
il mondo e poi 80 giorni e noi il mondo noi l'avremo visto. La storia
avanti va, tutto qui si fermerà, aspetteranno solamente noi e tutti
pronti si va via". Davvero il mare sembrava aspettarmi quel
giorno, proprio come un anno fa, quando era calmo e tranquillo e il
sole brillava su quel blu meraviglioso dell'acqua. Anche se la luce
mancava, avrei voluto davvero che tutto si fermasse ancora come
quella volta ma la mia storia, la nostra storia deve andare avanti in
qualche modo, non so come, non so per quanto tempo ancora, ma nel
tempo che rimane a disposizione meglio davvero essere sempre pronti a
partire per girare il mondo, e fotografarlo nei suoi colori, nei suoi
angoli sconosciuti ma romantici, se non in 80 giorni in ogni momento
di pausa che la vita concede dalla frenesia, dalla monotonia, dalla
sofferenza fisica e psicologica fino a quando sarà possibile.
Stefania
Racconto affascinante..complimenti.
RispondiEliminaNon conoscevo affatto la festa del limone a Mentone, interessante spunto di viaggio.