Prima di
partire per questo fantastico viaggio ci siamo posti molti interrogativi
riguardanti le profilassi antimalariche consigliate, ma poi grazie ad un gruppo
presente su facebook proprio del resort in cui abbiamo soggiornato abbiamo
deciso di non far nulla, abbiamo solamente acquistato delle pastiglie
omeopatiche che avevano la funzione di repellente contro le zanzare (mai vista
una!!!)
Partenza la sera del 14 gennaio e
arrivo a Zanzibar la mattina del 15. Durante il tragitto con un pulmino
dall'aeroporto al villaggio (un'oretta) si viene a conoscenza della vera realtà
di Zanzibar: la povertà. Immensi campi di palme da banana incorniciano le
casette di fango delle popolazioni dei villaggi, gente che vive nella miseria
più assoluta ma con il sorriso sempre stampato in faccia. Un'ora di tragitto
che fa pensare, che ti smuove qualcosa dentro e che al di là di ogni sarcasmo
ti cambia.
Arrivati al villaggio ci si è presentato davanti un
paradiso terrestre, un mare dai colori mozzafiato, sabbia di borotalco e una
fitta vegetazione. Il villaggio (Baobab Beach Resort) in perfetto stile
africano, molto spartano ma allo stesso tempo curato, le camere sono tutte casette
semplici ma con al loro interno tutto ciò di cui si ha bisogno, ristorante
completamente all'aperto e sul mare (cibo davvero ottimo in tutti i pasti,
moltissimo pesce, frutta esotica di ogni tipo... ), vialetti di sabbia
(dimenticate completamente scarpe e ciabatte) e zona piscina con bar.
Avevamo messo il relax al primo posto in questa vacanza, ma la nostra passione per lo snorkeling ci ha "costretto" ha rimanere moltissimo tempo in acqua, ammirando così molti tipi di pesci, stelle marine e fondali colorati.
Avevamo messo il relax al primo posto in questa vacanza, ma la nostra passione per lo snorkeling ci ha "costretto" ha rimanere moltissimo tempo in acqua, ammirando così molti tipi di pesci, stelle marine e fondali colorati.
Inoltre al secondo giorno abbiamo scoperto vicino al nostro resort una laguna naturale che ospitava più di venti esemplari di tartarughe marine, in cui è possibile dar loro da mangiare, nuotare con loro e toccarle... insomma un'esperienza unica! Tantissimi sono inoltre gli animali che si possono incontrare passeggiando in spiaggia o tra i vialetti del villaggio: scimmie, uccelli di ogni colore, iguane, geki, lucertoloni colorati...
Dopo tre
giorni di permanenza abbiamo deciso di fare un'escursione con lo staff del
villaggio. Apro una piccola parentesi riguardo alle escursioni su quest'isola.
Lungo la spiaggia ci sono molti ragazzi del posto che propongono ai turisti di
fare escursioni con loro a prezzi molto vantaggiosi, il problema è che non
dispongono di imbarcazioni o mezzi sicuri e molte persone facendosi ingolosire
dai prezzi (una ventina di euro in meno rispetto ai prezzi del villaggio) e
dalla voglia di poter dare qualcosa alla gente del posto ha fatto escursioni
con loro: spesso andate molto bene, altre volte con qualche
"disguido", come ad esempio qualche barca affondata!
L'escursione chiamata Nakupenda
(in zanzibarino vuol dire "ti amo") e' iniziata con un breve tragitto
in pullman per arrivare al porto di Stone Town (capitale di Zanzibar) e
salire su una barca interamente
costruita in legno per dirigerci su un'isola deserta, in cui era
presente solo una prigione abbandonata degli ex schiavi (Zanzibar era
un'importante punto di scambio quando il commercio di schiavi era ancora legale
fino a sessant'anni fa) e duecento esemplari di tartarughe giganti centenarie.
Terminata la visita all'isola ci siamo recati su di una lingua di sabbia in mezzo all'oceano presente per poche ore al giorno sulla quale abbiamo mangiato dell'ottimo pesce appena pescato cucinato alla griglia e fatto snorkeling in un tratto di barriera corallina molto ricca.
La zona in cui soggiornavamo è conosciuta come uno dei tratti più belli dell'isola, la località di Nungwi è il punto più a nord, l'unico punto dell'isola in cui si risente pochissimo del cambiamento delle maree, infatti il mare si ritirava al massimo di 5/6 metri, nella località di Kiwenga ad esempio a est dell'isola, il mare si ritira anche di due km, e il bagno è possibile farlo solo per mezza giornata. Molto spesso le agenzie di viaggio sminuiscono questo fenomeno delle maree che invece anche se molto suggestivo e bello da vedere, può creare qualche delusione ai turisti. Inoltre solo a Nungwi è possibile vedere incantevoli tramonti!
Terminata la visita all'isola ci siamo recati su di una lingua di sabbia in mezzo all'oceano presente per poche ore al giorno sulla quale abbiamo mangiato dell'ottimo pesce appena pescato cucinato alla griglia e fatto snorkeling in un tratto di barriera corallina molto ricca.
La zona in cui soggiornavamo è conosciuta come uno dei tratti più belli dell'isola, la località di Nungwi è il punto più a nord, l'unico punto dell'isola in cui si risente pochissimo del cambiamento delle maree, infatti il mare si ritirava al massimo di 5/6 metri, nella località di Kiwenga ad esempio a est dell'isola, il mare si ritira anche di due km, e il bagno è possibile farlo solo per mezza giornata. Molto spesso le agenzie di viaggio sminuiscono questo fenomeno delle maree che invece anche se molto suggestivo e bello da vedere, può creare qualche delusione ai turisti. Inoltre solo a Nungwi è possibile vedere incantevoli tramonti!
E' stata una
vacanza indimenticabile, l'atmosfera è unica e il posto magnifico! Vi salutiamo
con il motto della gente del posto... Hakuna Matata!
Cristina & Valerio
salve!..avevete percaso a disposizione l'email o il numero telefonico del baobab?..grazie saluti
RispondiEliminaBuongiorno Marco, ho contattato chi ha scritto il post e mi ha comunicato solo l'email perchè il numero telefonico non ce l'hanno. L' email del Baobab Beach Resort è: info@kiwiresorts.it
EliminaGrazie