Infine si vá a dormire, con pensieri nella testa contrastanti su questo paese. Se si considera la città vera e propria col suo centro storico non sembra avere nulla in più di molte altre città, la stessa Gent a noi è sembrata più bella. Ma dall'altro lato Bruges sa offrire paesaggi di rara bellezza, viste che sembrano create dalla mano esperta di un pittore..Che dire la mattinata di domani forse ci chiarirà le idee..
13/08/2012 Bruges-Anversa - giorno 4
Sveglia ore 8.30. Colazione in hotel e poi via per un nuovo giro per Bruges.
Il programma della mattinata prevede la visita di 2 chiese che ieri siamo riusciti a vedere solo esteriormente. Questo non tanto perché siamo appassionati di chiese ma per 2 motivi ben precisi.
La prima è di nostro interesse perché al suo interno é custodita la statua della Madonna con bambino del Michelangelo. Arrivati sul posto però scopriamo la chiesa essere chiusa e che la statua si trova in un museo. Decidiamo allora di abbandonare l'idea e spostare verso l'altro nostro obbiettivo, la basilica di Heilige Bloed. Quest'ultima si trova in piazza Brugge, non proprio semplice da individuare perché rimane in un angolo e non è neppure così grossa. Il nostro interesse su di essa riguarda però non tanto la struttura in se ma una reliquia che custodisce. Difatti in questa chiesa sia trova la un ampolla contenente il "vero" sangue di Gesù. Viene pero esposto al pubblico tre volte al giorno alle 11.30, alle 14 e alle 16. È un'esperienza spirituale intensa, è possibile anche toccare la teca che la contiene e dire una preghiera.
Soddisfatti di essere riusciti a centrare almeno 1 dei nostri 2 obbiettivi decidiamo a questo punto di fare l'immancabile giro in barca tra i canali di Bruges. Si possono prendere in visione diversi punti in tutto il centro in cui poter salire su una di queste barche, e dai 2/3 moli che abbiamo visto il prezzo ed il giro è sempre lo stesso. Un giro dalla durata di mezza ora costa 7.60 Euro a persona. Sono barche da 20 persone, con il comandante che fa anche da specie di guida. E la parola specie è decisamente voluta. Purtroppo le spiegazioni multilingue sono scarse e poco comprensibili; più che per la guida il giro vale la pena per la sua particolarità e per vedere angoli della città che magari a piedi ci si è persi. Esperienza da fare visto anche il costo non è eccessivo.
Terminato questo tour, non ancora soddisfatti, decidiamo di vedere quella che secondo noi è l'ultima cosa di Bruges che ci manca da vedere, i mulini. Infatti ai confini del centro storico di Bruges lungo il canale che lo circonda si trovano 4 mulini a vento. Per raggiungerli a piedi bisogna camminare dal centro un 15 minuti. All'arrivo sopra a delle collinette si possono vedere questi mulini ancora in ottimo stato anche se non più funzionanti. Certo il tutto viene un po' rovinato dall'autostrada che vi passa accanto, ma per vedere mulini caratteristici puntiamo di più sulla nostra futura tappa ad Amsterdam.
A questo punto mangiamo qualcosa lungo il canale, e decidiamo di rientrare in hotel a recuperare le valigie per poi dirigerci in stazione.
Durante la camminata di rientro non resistiamo però nel tornare al negozio di biscotti del centro. Così biscotti alla mano, anzi in bocca, recuperiamo le valigie e raggiungiamo la stazione. Questa volta la direzione è Anversa.
Partenza ore 14.18, costo del biglietto 7.50 Euro a persona, durata prevista del viaggio 1 ora e 28 minuti.
Arrivo ad Anversa alle ore 15.45 e subito rimaniamo impressionati dalla bellezza ed imponenza della stazione.
Di primo impatto ricorda la stazione di Milano ma appena ci si guarda intorno si nota la meraviglia della struttura architettonica che la compone.
Ci sono binari su più piani e la cura dei particolari che impreziosiscono le pareti non ha nulla a che invidiare ai più bei palazzi finora visti.
Dobbiamo cercare l'hotel ed usciti dalla stazione rimaniamo sorpresi dallo zoo che si trova su un lato e da una grande ruota panoramica provvisoria.
Arriviamo finalmente all'hotel Century proprio di fronte alla stazione.
Impressioni dell'hotel:
Hotel prenotato sempre su Booking.com al prezzo di 56.30 Euro in camera doppia con colazione inclusa. Al nostro arrivo abbiamo dovuto però aggiungere 1.50 Euro di tassa di soggiorno per persona per notte.
La posizione è ottima per chi arriva con il treno perché è appena fuori dalla stazione centrale. Il centro città dista 10 minuti a piedi.
La struttura esterna è fatiscente come tutti gli edifici vicini. Dentro però non sembra male.
La camera è più grande delle altre incontrate fino ad ora anche se un po' minimale. Unico grosso problema è che non c'è l'aria condizionata, quindi abbiamo passato una notte d'Agosto infernale. Davvero caldo, non si riusciva a dormire. Anche la posizione accanto alla stazione non aiuta a dormire tranquilli. Si sentono rumori e vociare per tutta la notte sebbene fossimo al nono piano.
Anche per quanto riguarda la colazione, ci si poteva aspettare di meglio da questo hotel. Nemmeno una brioches e anche sul salato scarseggia. Buono solo il pane.
La connessione internet è presente in tutto l'hotel con wi-fi gratuito, velocità buona.
Alla fine quindi hotel sconsigliato, si salvano unicamente prezzo e connessione internet.
Il tempo di fare una doccia e siamo subito in strada. Il quartiere attorno all'hotel è pieno di negozi di diamanti. Scopriamo in questo modo che Anversa è conosciuta anche come capitale del Diamante, però sinceramente il motivo ancora ci sfugge. Certo è che una concentrazione di diamanti così elevata è la prima volta che la vediamo. Costeranno meno che da noi? Non saprei, tutti i prezzi sono ben coperti, quindi credo proprio di no.
Dopo una veloce doccia decidiamo di raggiungere il centro storico. Sbagliando strada passiamo da vie secondarie dove abbiamo potuto constatare che Anversa è una città multietnica.
Ritornando per la via principale ci rendiamo conto che é anche molto commerciale. Tutta la via che porta dalla stazione al centro è una boulevard pedonciclabile con negozi e centri commerciali da ambo i lati. Sulla strada troviamo il palazzo della KBC (banca belga) che leggiamo essere uno dei primi grattaceli d'Europa.
Dopo 20 minuti di camminata arriviamo infine al Groete Markt e visitiamo la piazza principale, la cattedrale ( bella e imponente) e le stradine intorno piene di ristoranti.
Percorrendole si arriva poi nella zona portuale dove si può raggiungere un piccolo castello. Lungo questa via ci sono dei cartelli che raccontano alcune leggende metropolitane che consigliamo di leggere.
Si è fatta l'ora di cena e percorrendo la strada del ritorno ci fermiamo in un locale dove si mangiare carne alla griglia. I prezzi sembrano essere migliori di quelli di Bruges anche se comunque non economici. Un piatto di carne mista grigliata per 2 persone più due birre 31.70 Euro
A questo punto la stanchezza inizia a farsi sentire e decidiamo di tornare in hotel. Lungo la strada commerciale non sembra esserci più molta vita, probabilmente la night life si concentrerà nel centro storico o in qualche altro quartiere a noi sconosciuto.
Che dire su Anversa. Ci ha fatto l'esatta opposta impressione di Gent. Dopo averci ammagliato con la bellezza della stazione centrale il resto non è stato per nulla all'altezza, forse solo la cattedrale. In termini di bellezza architettonica sembra non aver molto da offrire, al contrario per chi piace lo shopping è la meta perfetta con i suoi innumerevoli negozi. A noi non ha convinto, forse a tratti anche deluso.
Secondo me invece potrebbe aver molto da dire durante il periodo Natalizio con questo grande viale e la piazza centrale tutti addobbati di luci e pieni di mercatini. Purtroppo per ora possiamo solo immaginarlo.
14/08/2012 Anversa-Amsterdam - giorno 5
Dopo aver dormito davvero male la notte, decidiamo di alzarci dal letto solo verso le 9.45. Facciamo colazione e poi via per un altro giorno.
Il programma della mattinata non prevede molto, ed infatti così è. Ci rechiamo in stazione per fare il biglietto del treno direzione Amsterdam, evitiamo il treno ad alta velocitá Talys e ci accontentiamo di un semplice intercity che parte ad ogni ora. Costo del biglietto 31 Euro intero e 20,20 ridotto under 26 anni. Durata prevista del viaggio 2 ore e 45 minuti. Noi decidiamo di prendere il treno delle 2 quindi ci rimangono ancora un paio dio ore per Anversa. Decidiamo di spenderle lunga la via dello shopping, la Meir, tra negozi di vestiti, Media World e Saturn.
Verso l'una recuperiamo le valigie lasciate in hotel e torniamo in stazione.
Ore 14 in punto saliamo sul treno che oggi ci trasporterà dalle Lande belghe a quelle olandesi.
Dopo 2 ore e 45 minuti di viaggio arriviamo alla stazione centrale di Amsterdam, e ad accoglierci c'é un fortissimo temporale. Fortunatamente dopo 5 minuti è già passato tutto, e possiamo così dirigerci verso l'hotel.
Un po' di spaesamento tra i vicoli incasinati di Amsterdam ma poi eccolo..Hotel Vijaya.
Vorremmo poterci fermare qui, ma per dovere di cronaca parleremo anche di questo hotel. Una bettola da 100 Euro a notte.
Prenotazione sempre eseguita su Booking.com, dai commenti sembrava essere il miglior hotel economico in centro città. Non voglio immaginare gli altri.
Certo è che la posizione è davvero ottima, in via Oudezijds Voorburgwal 44, praticamente all'inizio del Red Light District.
Ma per il resto non ci sono parole se non pessimo. Camera piccola ed in decadimento, colazione su un'unica tavolata assieme agli altri ospiti (non un grosso problema se non fosse la difficoltà di trovar posto) con poca varietà di scelta, costo di una bottiglia d'acqua 3 Euro.
Si forse un'altra cosa si salva la connessione internet, gratis e buona in tutta la struttura.
Concludendo, anche sapendo che la qualità degli hotel ad Amsterdam non elevatissima per il prezzo che si paga, noi sconsigliamo questo hotel. Sicuramente si può trovare di meglio.
Hotel a parte, una volta sistemati andiamo in cerca di una lavanderia e fortunatamente ne troviamo una non poco distante dall'hotel. Necessitiamo di lavare un po' di vestiti, d'altronde il bagaglio a mano di Ryanair non ci ha permesso di portare troppa roba.
Terminato lavaggio ed asciugatura decidiamo di iniziare a visitare Amsterdam. Quest'oggi però senza alcuna pretesa, giusto girovagando tra le vie e i canali del centro fino ad arrivare in piazza Dam.
Per la cena decidiamo di spostarci leggermente fuori dal centro, e troviamo un ristorante/pub abbastanza accogliente, il Luden. Si trova verso la fine di Spuinstraat. Cena con un Entrecôte con patatine, una Cesar salad grande, 2 birre e una mousse al cioccolato al prezzo di 20 Euro a testa. Qualitá e servizio molto buoni. Consigliato.
Terminata la cena decidiamo di addentrarci tra le vie del quartiere a luci rosse. Per chi Amsterdam l'ha già vista le vetrine con le ragazze in bella mostra ed i coffee shop non stupiscono più ma che per la prima volta si trova difronte a questa realtà potrebbe anche rimanerne leggermente sconvolto.
Una cosa invece stupisce sempre di Amsterdam, la quantità di gente che ad ogni ora riempie tutti i vicoli del centro. Fantastica.
Un po' provati dalla giornata verso le 23.30 rientriamo in hotel.
15/08/2012 Amsterdam - giorno 6
Sveglia ore 9.30, colazione in hotel e poi fuori in direzione stazione centrale.
Quest'oggi infatti abbiamo deciso di fare il tour gratuito della città della Sandeman's. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un tour organizzato da questa società che permette di vedere la città con una guida gratuitamente. A fine tour chi vuole può lasciare una mancia alla guida in base alla sua soddisfazione. Nessun vi obbligherà a lasciar nulla. Noi la provammo la prima volta a Praga e ne fummo abbastanza soddisfatti. Si possono trovare in diverse capitali Europee, basta vedere sul loro sito neweuropatours.eu. Le guide presenti parlano o inglese o spagnolo quindi a seconda della propria conoscenza delle due lingue si sceglierà l'uno o l'altro gruppo.
Noi optiamo per l'inglese ma capiamo subito che sarà una dura lotta comprendere la guida, infatti è originaria dell'Alaska e parla inglese velocissimo.
Iniziamo il tour da Piazza Dam, con la nuova chiesa, il palazzo reale, il monumento ai caduti. Proseguiamo poi per il Red Light District, il quartiere Ebreo, il quartiere Cinese ed infine dopo circa 3 ore finiamo con la casa di Anna Frank.
Purtroppo non siamo riusciti a comprendere tutto, peccato, ma almeno abbiamo avuto una visione globale del centro storico di Amsterdam.
Terminato il tuor decidiamo di iscriverci ad un altro per la sera, il Red Light District tour, sempre organizzato dalla Sandeman's. Però questo giro non è gratuito, costa 12 Euro prezzo intero oppure 10 Euro studente.
Sono ormai le 16 e decidiamo di concederci un breve riposo in hotel.
Verso le 17.30 decidiamo di andare a mangiare qualcosa di veloce, visto che la guida partirà alle ore 19 da Piazza Dam. Così optiamo per Burgher King, che assieme a Mc'Donald e Subway, si trova proprio in una laterale della piazza centrale.
Quando siamo all'estero una tappa da Burgher King ce la concediamo sempre, visto che la preferiamo a Mc'Donald e da noi è difficile trovarla.
Alle ore 19 siamo puntuali per iniziare il nostro giro per il quartiere a luci rosse. La nostra guida di stasera è Dave, un signore sui 50 anni originario della California che vive in Olanda da 5 anni. Vista come era andata la mattina con la guida madrelingua lo sconforto un po' torna prenderci. Al contrario però la parlata di Dave è molto più scandita e chiara, forse questa volta andrà meglio della mattina.
Iniziamo il tour con prima la condomerie, il negozio dei condom. Ce ne sono davvero di strani e assurdi. Proseguiamo poi addentrandoci tra le vie del quartiere rosso, con spiegazioni, ad ogni tappa, su storia recente e passata di tutta quest'area, dalle vetrine ai coffe shop fino a teatri di spettacoli Erotici.
Davvero molto interessante, si scoprono particolari più sconosciuti e si comprende come funziona il business delle vetrine a luci rosse.
Il tour termina con uno shot di sidro di mele in un bar vicino offerto dalla guida.
Dopo 2 ore di tour un piccolo languorino ci colpisce, e qui ad Amsterdam per sanarlo non c'è niente di meglio che una porzione di patatine fritte con maionese..buonissime.
Altro giretto per le vie del centro e poi rientriamo in camera
16/08/2012 Amsterdam - giorno 7
Il programma di oggi ha subito una variazione..volendo staccare un po' dall'affollato centro città decidiamo di fare una gita..la nostra meta saranno i mulini a vento.
Scopriamo infatti che non lontano da Amsterdam, verso nord, si trova Zaansche Schan, un piccolo paesino sulle rive del fiume Zaan, che mantiene ancora intatti e funzionanti ben 5 mulini a vento, ed ha pure un museo dedicato.
Per raggiungerlo bisogna prendere il treno springer ( come i nostri regionali) dalla stazione centrale, in direzione Uitgeest e fermare a Koog-Zaandijk. Costo del biglietto 6.40 Euro andata e ritorno.
Noi decidiamo di partire tranquillamente intorno alla 10, saliamo sul treno alle 10.48 e nemmeno in 15 minuti siamo già arrivati a destinazione. Da lì poi bisogna seguire le indicazioni dello Zaansche schan, ed in 10 minuti di camminata si è arrivati sul posto. Lungo la strada si può trovare anche un distributore gratuito di mappe con indicati diversi itinerari.
Appena entrati in questo piccolo paesino non si può che rimanere esterrefatti. Sembra di essere catapultati in un'altra epoca con tante piccole casettine tutte verdi e con piccoli giardini ben curati. Proseguendo oltre la strada si apre verso il lungo fiume e da li iniziano i mulini. Uno di seguito all'altro. È davvero una meraviglia vederli funzionare, e stare a guardare le pale mosse dal vento. Anche la vista che ci si pone davanti quest'oggi sembra un paesaggio da cartolina.
A questo punto percorriamo la strada che costeggia il fiume così da vedere da vicino questi marchingegni funzionare. Tre di essi sono anche visitabili, il primo produce coloranti, il secondo olio di semi ed il terzo invece taglia la legna. Noi decidiamo per il primo. Costo d'entrata 3 Euro.
All'interno viene spiegato come funziona il mulino e come vengono fatte le polveri di tintura. È fantastico vedere ancora tutti gli ingranaggi funzionare e le varie parti al lavoro mosse dal vento. È possibile persino salire sul tetto del mulino proprio accanto alle pale che ruotano. Un esperienza unica.
In questo paesino poi si può trovare anche una ditta di formaggi, che propone anche assaggi, un ristorante, un negozio di souvenir ed un museo.
Terminato il giro tra i mulini, prima di rientrare decidiamo di fare anche un giro per il paese vero e proprio che si trova dall'altra sponda del fiume. Una passeggiata tranquilla in questo paese che sembra un posto di villeggiatura dominato dalla più assoluta tranquillità. Sono le 15.30 e decidiamo di rientrare ad Amsterdam.
Tornati in hotel, ci riposiamo un po' ma alle 18 siamo di nuovo fuori e ci dirigiamo verso la casa di Anna Frank. Scegliamo questo orario nella speranza di trovare meno coda all'ingresso, ma la gente presente anche a quest'ora è davvero tanta. Ci mettiamo in fila e dopo 30 minuti riusciamo ad entrare. Costo d'entrata 9 Euro. Non ci sono sconti studente.
È una visita davvero intensa, soprattuto quando si entra dalla porticina che dava al nascondiglio segreto. Passando tra quelle stanze, cercando di immedesimarsi in quelle persone durante quel periodo, provando ad immaginare come potesse essere duro e triste vivere rinchiusi lì dentro, fa davvero riflettere e stringe il cuore.
Usciamo dalla casa che sono ormai le 9. Stasera per cena decidiamo di andare in zona Leidseplan, piena di ristoranti di ogni tipo, sopratutto italiani e steak house argentine. Noi scegliamo una di queste, il Rancho. Ceniamo su un tavolino a lume di candela con menù per 2, comprendente 2 Entrecôte, insalata, patatine fritte ed una bottiglia di vino al prezzo totale di 49,95 Euro. Io ci ho aggiunto anche il dolce arrivando quindi ad un conto finale di 54,40 Euro. Qualità buona, anche se non la miglior bistecca del mondo. Vino argentino buono e corposo che ci ha fatto uscire allegri dal ristorante.
Dopo cena decidiamo di camminare seguendo un po' dove si muove il resto della gente, ed in questo modo troviamo un'altra zona di Amsterdam viva, piena di gente, ristoranti e locali che non conoscevamo. Si tratta di Rembrant plein. Facciamo un giro in questa zona e poi decidiamo di rientrare, non prima peró di una birretta nel red light district.
Dopo questa serata una cosa ci è chiara, Amsterdam non va visitata, Amsterdam va vissuta.
17/08/2012 Amsterdam - giorno 8
Dopo aver capito che Amsterdam forse è meglio viverla la sera decidiamo di non svegliarci prima delle 9.40, giusto in tempo per scendere e fare colazione.
Il programma della mattinata prevede il museo della scienza Nemo, che si trova vicino la stazione centrale. Quindi verso le 10.20 ci incamminiamo verso la stazione, allunghiamo un poco il tragitto per "ammirare" il parcheggio multi piano di biciclette. È incredibile vedere tutta quella quantità di bici tutte assieme, ma d'altronde non saremmo in Olanda.
Man mano che ci avviciniamo al museo è sempre più bello osservarne la struttura realizzata da Renzo Piano. Sembra proprio uno scafo di una nave.
Entriamo quindi al museo, prezzo adulto 13.50 Euro, studente 6.75.
Già subito dal primo piano (su un totale di 4) si scopre subito la peculiarità di questo museo, cioè l'interattività. È un percorso tra varie tematiche in cui si provano con mano le leggi della scienza.
È un museo abbastanza interessante però presenta alcuni nei, il primo è che le spiegazioni in inglese degli esperimenti dovrebbero essere spiegate un po' meglio, il secondo invece è che tante attrazioni sono rivolte ad un pubblico di bambini quindi a tratti il percorso diventa noioso. Ciò nonostante ci abbiamo passato dentro più di 3 ore senza accorgercene. All'ultimo piano si arriva alla bella terrazza proprio sul tetto del museo, dove durante le belle giornate ci si può anche sedere a prendere il sole e rilassarsi un po'.
Terminato il giro andiamo a mangiare un insalata veloce in Piazza Dam e poi rientriamo in hotel per un riposino. I giorni di viaggio e le lunghe camminiate iniziano a lasciare il segno. Verso le 17 usciamo di nuovo e ci dirigiamo verso il Voldenparc. Penso uno dei più grandi parchi di Amsterdam assieme a Rembrantparc. Il nostro obbiettivo era quello di girarlo tutto, ma nemmeno a metà ci accorgiamo che il nostro proposito è troppo ambizioso quindi rinunciamo. Consigliamo per chi volesse vederlo di prendere una bicicletta, idea che a noi è venuta troppo tardi. Cmq è un bel parco pieno di gente, dove in alcune aree è possibile persino fare il barbecue. Usciti da Voldenparc, prima di andare a cena, decidiamo di passare da museinplein, giusto almeno per vedere da fuori il Van Gogh Museum e la Concerthouse. Anche qui bello spiazzo di verde dove potersi anche sdraiare sull'erba.
Per la cena scegliamo di nuovo la zona di Leidseplan. Questa sera ci lanciamo però su un ristorante italiano, la voglia di pizza è davvero tanta anche se sappiamo che il rischio di una pizza orribile all'estero è davvero alto. Ed infatti non veniamo smentiti. A caso scegliamo il ristorante Piccolino, prendiamo una pizza al salame ed una pizza mozzarella (perché la margherita non si sa con che formaggio la facciano) ed il giudizio non può che essere pessimo. Non immangiabile ma veramente scarsa, con la pasta della pizza insipida e gli ingredienti di scarsa qualità. Con una birra piccola e un the freddo il conto è stato di 23.50.
La zona è piena di ristoranti italiani quindi non escludo che uno con la pizza buona ci sia pure, sicuramente però la farà pagare anche cara vista la qualità della concorrenza.
Terminato la cena stiamo rientrando verso il centro quando dalla piazzetta li accanto sentiamo provenire della musica, ci avviciniamo e troviamo un palco gonfiabile nel quale si sta esibendo un gruppo di cover, per lo più musica inglese. Decidiamo di rimanere ad ascoltarli, sono abbastanza bravi anche se alcune canzoni son sconosciute a noi. Ad un certo punto si fermano per una pausa e sul palco parte a suonare dj Gianfranco (un ragazzo di colore che sembrava tutt'altro che di origini italiane) con musica dance/house. Sta di fatto che la piazza si riempie di gente a ballare e noi ci aggreghiamo a loro. Terminata l'esibizione sta riprendendo la scena il gruppo di prima ma noi decidiamo di mollare il campo e spostarci verso Rembrantplein. Un giretto da queste parti, sempre affollatissime di gente e poi rientriamo in hotel, immancabilmente passando dal red light district, affollatissimo più del solito di gente.
18/08/2012 Amsterdam - Utrecht - giorno 9
Oggi è il nostro ultimo giorno di Amsterdam, anzi mezae giornata perché poi primo pomeriggio prenderemo il treno in direzione Utrecht.
Quindi dopo colazione e check out, facciamo un giro in centro. Giusto il tempo di comprare qualche souvenir e mangiare qualcosa di veloce per strada ed è già tempo di andare in stazione.
Prendiamo il biglietto in biglietteria (costo 7.20 Euro) ed intorno alle 14.10 siamo seduti sul treno che ci porterà ad Utrecht.
Il tragitto non dura molto, in quaranta minuti siamo già arrivati alla stazione centrale. Il nostro hotel si trova proprio dietro di essa e in un attimo lo raggiungiamo.
Questo hotel, come sempre prenotato su Booking.com, è l'NH Hotel Utrecht. Ce ne anche un'altro di NH hotel a Utrecht ma che è proprio in centro città, quindi probabilmente più caro.
Noi per una notte abbiamo pagato 66.30 Euro in camera doppia senza colazione (pagabile a parte al costo di 20 Euro).
Non c'è che dire il miglior hotel in cui siamo stati fino ad ora in questa vacanza. Rapporto qualità prezzo ottimo.
La posizione non è centralissima, ma per chi arriva in treno è perfetto. Poi c'è un tunnel che passa attraverso la stazione e va direttamente in una galleria commerciale che sbuca direttamente nel centro cittadino quindi in meno di 10 minuti a piedi si è in piena Utrecht centro.
La camera è enorme, anche con i letti (due singoli attaccati) belli grandi. Aria condizionata, televisore, phone in bagno e tutti i servizi a disposizione. Wi-fi presente in tutta la struttura. Nella hall è sempre gratuito, in camera invece non ho capito se sono gratis solo le prime 24 ore.
Staff disponibile e simpatico.
In conclusione hotel consigliatissimo. Si vede che fa parte di una catena internazionale. Se mai dovessi ritornare in questa città la mia scelta ricadrà sicuramente su questo hotel.
Dopo esserci sentiti ben accolti in questo hotel, saliamo in camera, una doccia veloce e poi iniziamo il nostro primo giro tra le strade di Utrecht.
Il centro città è abbastanza piccolo e compatto. Si sviluppa per lo più lungo un canale centrale e si gira piacevolmente tutto a piedi.
Passeggiando così tra le varie vie, vediamo il mercato dei fiori, il duomo di Utrecht con la sua imponente torre alta ben 112 metri (che scopriamo essere la più alta d'Olanda), il municipio, il teatro, l'università e tutte quelle terrazze sotto il livello della strada proprio a livello dell'acqua del canale, piene di ristoranti di ogni genere.
Vicino al duomo si trova l'ufficio turistico, nel quale abbiamo scoperto il "percorso di luce". In pratica nel centro di Utrecht hanno creato lungo un percorso prestabilito tante lanterne di luce, che altro non sono che illuminazioni particolari o giochi di luce su palazzi/chiese/costruzioni caratteristiche. Prendiamo la cartina del percorso e decidiamo di farlo la sera stessa, anche perché è l'unica che facciamo qui a Utrecht. Bisogna solo aspettare che cali il sole e poi terminare il giro prima di mezza notte altrimenti poi spengono le luci.
Nell'attesa cerchiamo un posto dove mangiare e la nostra scelta ricade sul ristorante "Tapas du Mundo". Come dice già il nome stesso un ristorante di tapas spagnole. Purtroppo non ricordo l'indirizzo, comunque la qualità è buona ed il prezzo non eccessivo. Certo è che se si ha una gran fame bisogna ordinare tante tapas differenti. Noi con 4 tapas, 2 birre ed un dolce abbiamo speso 26 Euro.
Calato il buio è l momento di iniziare il percorso. Ci portiamo alla postazione 1 ed iniziamo a camminare. Se si guarda per terra si possono anche trovare i simboli di frecce arancioni illuminate, incastrate nel pavimento che ti indicano la strada del percorso. Passiamo da una postazione all'altra, su un totale di 14. Alcune lanterne di luce sono davvero caratteristiche, addirittura alcune sono dei giochi di luce psichedelici o filmati luminosi, altre invece sono semplici e banali illuminazioni. La cosa però più bella di tutte è che con questo divertente percorso si attraversa tutto il centro storico di Utrecht potendo così osservare tutti i punti più importanti che offre questa cittadina. Sul retro della cartina poi per ogni postazione c'è la spiegazione dell'edificio che si sta guardando, quindi un vero e proprio giro turistico. Alla fine, forse anche divertiti da tutto ciò possiamo dire che è stato bello girare la sera sotto le luci.
Terminato il giro, sono le 23.30 torniamo in hotel a goderci la bella camera che abbiamo, ma che purtroppo domani dovremo già lasciare.
19/08/2012 Utrecht - Maastricht - giorno 10
La giornata di oggi inizia con un bel risveglio dopo una bella notte riposante. Non avendo la colazione in hotel decidiamo di andare a farla in stazione da Starbucks. Alla fine spenderemo per due bevande e due tortine 13 Euro, forse quindi era meglio pagare 20 Euro e farla in hotel, sicuramente avremmo mangiato di più.
Riprendiamo poi la strada per il centro. Abbiamo solo la mattinata, perché poi nel primo pomeriggio ci aspetta il treno diretto alla nostra ultima tappa Maastricht.
Il dubbio di oggi quindi, non avendo molto tempo, è: salire sulla torre del duomo facendo 465 scalini e godere di una panoramica fantastica, oppure fare il giro in barca lungo il canale che percorre tutto il centro di Utecht? Noi optiamo per la seconda. Comunque il prezzo per salire sulla torre è di 9 Euro mentre quello per il giro con la barca di 9.20 Euro.
Dopo aver comprato qualche souvenir, alle 11 saliamo sulla barca. Il giro dura circa 1 ora con anche una spiegazione (non troppo approfondita) da parte di una guida. La parte più interessante è quella del canale vecchio dove si può vedere che abbandonato il centro sulle terrazze in riva al canale i ristoranti lasciano il posto a piccole abitazioni, associazioni e comunque a gente comune che si mette proprio in riva al canale a mangiare, a prendere il sole o semplicemente a rilassarsi. L'invidia un poco ci sale.
Durante il giro in barca abbiamo scoperto anche un'altra cosa interessante. Cioè la possibilità di noleggiare canoe biposto per girare lungo il canale. Sicuramente un'esperienza più divertente ed emozionante del classico giro in barca per turisti. Sarà per la prossima volta.
Terminato il tour ci dirigiamo in stazione, compriamo il biglietto per Maastricht (22 Euro) e scopriamo che a causa di lavori sui binari dovremo prendere un pullman sostitutivo fino ad una stazione 40 km più a sud e poi da lì riprendere il treno). Così ci rechiiamo alla stazione dei bus, cerchiamo quello sostitutivo e lo prendiamo. Un'oretta di viaggio un po' scomodi e pressati sul pullman e poi arrivati a Den Bosch ( o qualcosa di simile) riprendiamo il treno. Stavolta belli comodi, con aria condizionata e wi-fi gratuito sui vagoni.
Arriviamo a destinazione intorno alle 18 e ci incamminiamo verso l'hotel. La strada non è complicata, però sono una decina di minuti a piedi.
L'hotel si trova infatti nella piazza centrale del mercato, dove di trova anche il palazzo comunale. Prenotato sempre su
Booking.com, abbiamo pagato l'Hotel de la Bourse 151 Euro per due notti in camera doppia colazione inclusa.
La posizione è centralissima, quindi poi il centro cittá ( per nulla enorme) si visita tranquillamente a piedi. Si trova al di sopra di un bar/ristorante di proprietà dell'hotel, quindi non è presente nessuna hall e anche la reception è una piccola scrivania nascosta dietro al bancone del bar.
A parte questo dettaglio, l'accoglienza è ottima, personale disponibile e gentile.
La camera, la numero 26, non è male, nulla di particolare ma carina, pulita e curata. L'unica pecca è che è calda ed il piccolo ventilatore presente, se la giornata è afosa, non è sufficiente per raffreddare la camera. Infatti dormire la prima notte è stata un'impresa, la seconda invece meglio visto la giornata un po' più fresca.
La colazione è buona, un po' sempre standard di quelle viste qui in Olanda ma almeno stavolta c'erano le brioches (non le più buone del mondo ma almeno erano presenti).
Internet wi-fi gratuito presente in tutta la struttura.
Ci riposiamo un attimo, facciamo una doccia e poi usciamo per la cena.
La nostra scelta ricade sul ristorante Cafe Sijek. Locale non troppo grande ma carino. Ceniamo con un antipasto misto in 2, un filetto di tonno ed un piatto tipico di Maastricht (in pratica una sorta di spezzatino in salsa agrodolce. Alcuni palati potrebbero non accostare questo accostamento della carne con un sapore dolce della salsa), una birra piccola ed un'acqua(non abbiamo ancora capito perché qui in Olanda l'acqua costi un occhio della testa, pagheremo la bottiglia da 75ml 5.10 Euro) per un totale di 51 Euro.
Dopocena, girettino in centro e poi rientriamo in hotel.
20/08/2012 Maastricht - giorno 11
La giornata di oggi parte alla 9.30. Siccome essendo lunedì mattina tutti i negozi sono chiusi decidiamo di posticipare il giro del centro al pomeriggio mentre al mattino la nostra meta saranno le grotte di San Pietersburg. Vicino all'hotel si trova infatti il molo sul fiume Mosa (fiume su cui nasce la cittadina di Maastricht) con la partenza dei battelli turistici. Ci sono gite che fanno il giro del fiume, arrivano a Liegi oppure vanno alle grotte sopra citate.
Il costo del battello comprensivo dell'entrata alle cave è di 13,50 euro. Siamo partiti alle ore 12, abbiamo perso quello delle 11 per un soffio causa ricerca di un supermercato per l'acqua. Arrivo alle grotte alle 12,20. La guida parte alle 12.50 e con nostro grosso rammarico scopriamo che parla solo olandese. Entriamo nelle grotte e la cosa che ci colpisce subito è il freddo che fa li dentro. Mettersi una maglia lunga è d'obbligo. È veramente buio, e per illuminar ci la strada abbiamo 3 torce per gruppo. È un esperienza particolare purtroppo apprezzata solo a metà a cause dell'incomprensione di ciò che spiegava la guida. Dopo un ora di giro tra questi cunicoli oscuri usciamo di nuovo alla luce del sole rimpiangendo un poco il fresco che ci siamo lasciati alle spalle.
Torniamo in riva al fiume e alle 14.20 riprendiamo il battello che ci riporta a Maastricht.
Ora cartina alla mano facciamo il giro del centro storico, tra vie più desolata ed altre molto più commerciali e piene di gente. Non è molto grande, le costruzioni più di spicco sono la cattedrale di Saint Pietersburg, la piazza del mercato con il comune e la Madonna della Stella del Mare, un tempo meta di pellegrinaggio per tutti quelli che chiedevano supporto e aiuto prima di imbarcarsi per mare.
Finito il giro rientriamo in hotel per una doccia. Stasera la cena sarà da BurgherKing visto i nostri pochi fondi rimastici, ed infatti così è. Infine ultimo giro in centro e poi si torna in hotel. Domani ci attende la sveglia presto vista l'aereo di ritorno che ci attende.
Che dire di Maastrich, cittadina carina anche se non molto turistica. Forse per chi viene qui a studiare non deve essere male, sembra essere accogliente e comunque dinamica. Al classico turista non sembra però aver molto da offrire.